Tu sei qui

SBK, Superbike: Il Mondiale è finito, ma mezzo paddock non ha una sella per il 2021

Nel vortice questa volta finiscono anche piloti del calibro di Chaz Davies, Eugene Laverty e Loris Baz, il cui futuro attende una risposta

SBK: Superbike: Il Mondiale è finito, ma mezzo paddock non ha una sella per il 2021

La stagione è terminata da poco più di una settimana e di conseguenza si guarda già alla prossima. A tenere i riflettori accesi è senza dubbio il mercato, dal momento che ci sono diversi team e piloti alla ricerca di certezze in vista del 2021.

Se le squadre ufficiali hanno già sistemato tutti i tasselli del  puzzle, questo discorso non vale per quelle indipendenti. Giusto per fare un esempio: siamo al 28 ottobre e nessuna squadra privata Ducati ha al momento un portacolori per la prossima stagione. Già, perché Barni sta cercando di capire come muoversi e lo stesso discorso vale per Go Eleven, a cui si aggiunge Motocorsa. Tre realtà alla ricerca di una risposta.

A queste si aggiunge Ten Kate, avete letto bene! Al momento lo squadrone olandese sta facendo i conti con il proprio budget per programmare il prossimo Mondiale. Se in SSP il programma è praticamente definito, per la top class si stanno facendo attente riflessioni in merito a come comportarsi. Baz rimane quindi alla porta, consapevole del fatto che la squadra dovrà trovare un aiuto extra per garantire l’impegno in pista profuso da un anno e mezzo a questa parte.

E che dire poi di BMW, che in queste settimane sta definendo il proprio team satellite con Jonas Folger nuovo alfiere della Casa di Monaco. La realtà tedesca va a braccetto con Honda, dal momento che il 2021 del team MIE di Midori Moriwaki è ancora un rebus. Qua però, prima di scegliere i piloti, bisogna capire che trattamento avrà in mente di riservare la Honda a Midori, dal momento che nelle ultime due stagioni la manager giapponese ha visto le proprie aspettative subito deluse.

Tutta questa situazione va ovviamente a influire sui piloti. Già, perché Chaz Davies non ha ancora garanzie per il futuro. Nonostante il sorprendente finale di stagione, il gallese è infatti alla ricerca di una sella. In Ducati stanno però lavorando per consentire al numero 7 un trattamento da ufficiale, ma in una delle realtà satellite. Oltre a lui è in attesa di informazioni anche Eugene Laverty, nonostante tutti gli indizi lo vedano prossimo a continuare l’avventura nel team satellite BMW al fianco di Folger.

Abbiamo fatto i nomi di Baz, Davies e Folger, non proprio gli ultimi della griglia. A questi aggiungiamo anche quello di Xavi Forés, le cui speranze di rimanere in Superbike sono sempre più in discesa. Per lui si prospetta quindi la possibilità  di  un’avventura nell’Endurance, nonostante la sua priorità fosse quella di rimanere nel paddock del Mondiale. A fare compagnia allo spagnolo c’è anche Federico Caricasulo, che come ben sappiamo Yamaha non ha confermato nel team GRT, preferendogli Nozane.

Per il romagnolo la strada più semplice sarebbe quella di un ritorno in Supersport, viste le diverse offerte pervenute, ma lui non sembra del tutto propenso ad accettare. Tornare in SSP sarebbe infatti una sorta di passo indietro.

Insomma: dubbi e interrogativi avvolgono metà del paddock della Superbike, tra cui anche nomi illustri. Se per i prossimi mesi dovremo fare i conti con il digiuno dalle corse, almeno il mercato terrà i riflettori accesi.

Articoli che potrebbero interessarti