Peggio di così non poteva proprio andare. Già, perché dopo la pole della mattina, Eugene Laverty sognava in grande a Magny-Cours. Invece la sua gara è finita dopo pochi metri. La carambola innescata dalla Yamaha di Gerloff ha coinvolto le BMW di Sykes e Eugene, finendo entrambi fuori dai giochi.
“Non so davvero cosa dire dopo quanto accaduto – ha esordito Laverty – due secondi prima di finire a terra avevo già previsto tutto. Quando ho visto Gerloff entrare in curva uno in quel modo, mi sono detto: che cavolo sta facendo? Ho cercato di accelerare per evitare di essere travolto da Tom, ma non è stato possibile”.
La delusione da parte di Eugene è grande.
“Gerloff non può dire di aver seguito la sua linea, è sbagliato. Io sono partito dalla pole e sapevo bene quale fosse la linea da seguire. Lui è entrato in quella curva a 90° in modo completamente sbagliato, toccando Tom, che è poi carambolato su di me. Non puoi fare un sorpasso del genere alla prima curva, è davvero stupido”.
Sulla questione Laverty non usa mezze parole.
“Oltre a innescare l’incidente non ha nemmeno chiesto scusa. Mi chiedo perché al giorno d’oggi i piloti non sappiano più chiedere scusa. Non è la prima volta che si rende protagonista di manovre del genere, penso che Garrett meriti una punizione, perché se no la prossima volta si comporta allo stesso modo”.
L’unica consolazione è quindi la pole.
“Stamani abbiamo trovato meno acqua del solito in qualifica e la moto si è comportate davvero bene, trovando la fiducia necessaria di cui avevo bisogno. Devo dire che la BMW ha un buon telaio, ma serve migliorare la potenza e l’elettronica ed è su questo che mi concentrerò. Peccato davvero per la gara, perché dopo le qualifiche ero convinto di poter disputare una bella gara, invece è andata diversamente”.