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SBK, El Villicum: un tango consolatorio per Bautista e la Ducati contro Rea

In Argentina il penultimo atto stagionale con il titolo riservato alle Case ancora in palio e i destini di tanti piloti appesi a un filo

SBK: El Villicum: un tango consolatorio per Bautista e la Ducati contro Rea

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Argentina, ovvero El Villicum, penultimo appuntamento stagionale del Mondiale Superbike. Arrivati a questo punto c’è davvero ben poco da dire, anche perché i giochi iridati si sono chiusi poco più di due settimane fa, quando sulla pista di Magny-Cours Johnny Rea ha messo in cassaforte il quinto titolo. Vista l’occasione si potrebbe quindi parlare di come il tango ha contagiato il Paese oppure di qualche particolare qualità di carne, viste le prelibatezze che si possono gustare nel Paese.

Purtroppo ci tocca andare oltre e parlare di un Mondiale che ha già decretato vincitori e vinti. Eppure c’è ancora qualcosa da dire. Già, perché se da una parte la corsa al titolo è archiviata, dall’altra resta ancora aperta la volata per il terzo posto con Alex Lowes, Michael van der Mark e Toprak Razgatlioglu racchiusi in soli 19 punti.

Il pilota britannico della Yamaha, che il prossimo anno cavalcherà la Kawasaki, sembrava essere il favorito per la corsa al gradino più basso del podio, invece le recenti prestazioni hanno mescolato le carte. Da una parte Toprak Razgatlioglu si è rivelato incontenibile, tanto da cogliere addirittura la prima vittoria, dall’altra Michael van der Mark ha ritrovato la retta via dopo la caduta di giugno a Misano. Due insidie che hanno messo Alex con le spalle al muro, a tal punto da rimanere lontano dalle posizioni che contano e vedere il proprio margine sugli inseguitori ridursi drasticamente.

In questo duello a tre occhio ovviamente a Johnny Rea, che lo scorso anno ha dominato le gare in terra sudamericana. Il Cannibale è senza dubbio il grande favorito, anche se non bisogna scordarsi della Ducati V4, che su un tracciato come quello argentino, caratterizzato da lunghi rettilinei, potrebbe esprimere il proprio potenziale. Un aspetto che non avrà certo trascurato Alvaro Bautista, che per la prima volta in vita sua cavalcherà la Rossa sulla pista di El Villicum, senza aver mai disputato un solo giro prima d’ora. Una situazione che rispecchia esattamente quanto accaduto alla vigilia di Magny-Cours, anche se in questo caso il layout non dovrebbe essere così ostico per la Panigale.

Non dimentichiamo inoltre che in questi ultimi due appuntamenti, ovvero Argentina e Qatar, c’è ancora il titolo costruttori in palio. Attualmente la Kawasaki guida la classifica con 554 punti, grazie a un margine di 34 lunghezze nei confronti della Ducati, ferma a 520. Per la squadra di Borgo Panigale ottenere il titolo riservato alle Case potrebbe essere considerato come un mezzo premio di consolazione dopo quell’inizio di stagione che aveva illuso tutto con gli undici successi consecutivi dello spagnolo. Di sicuro servirà anche un aiuto concreto da parte di Chaz Davies, reduce da un fine settimana in ombra Magny-Cours. Ne ha bisogno Chaz, soprattutto in vista di un 2020 dove non potrà certo farsi trovare impreparato.

Oltre alla sfida per il testo posto e a quella costruttori, non dimentichiamoci che queste ultime due gare potrebbero diventare decisive anche per il futuro di alcuni piloti. È il caso di Sandro Cortese, la cui avventura con GRT è giunta al capolinea, dal momento che il team ha pensato bene di puntare sull’americano Garrett Gerloff,  ma anche di Leon Haslam, appiedato dalla Kawasaki e ora in cerca di una sella con il rischio concreto di dover ripartire dal BSB. Alla lista si aggiunge anche Leon Camier, scaricato da Honda dal momento che non rientra piani della squadra per il 2020. E che dire di Michael Ruben Rinaldi, sul cui futuro aleggia un grosso punto interrogativo.

Insomma, di carne al fuoco in Argentina ne abbiamo abbastanza e allo stesso tipo siamo convinti sia di primissima qualità.   

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