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SBK, Rea incontenibile, Superpole da sballo a Misano, 5° Bautista

Lo spagnolo incassa mezzo secondo in qualifica dal Cannibale, in prima fila spiccano Cortese e Sykes, 7° Rinaldi seguito da Pirro e Davies

SBK: Rea incontenibile, Superpole da sballo a Misano, 5° Bautista

Il sole si fa spazio tra le nuvole per una Superpole fortunatamente sull’asciutto dopo la pioggia di prima mattina. Ne esce una qualifica a dir poco incandescente, dove Johnny Rea e la Kawasaki fanno la voce grossa. Semplicemente incontenibile il nordirlandese, autore del crono di 1’34”596. All’ultimo tentativo disponibile, Johnny ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, sbaragliando la concorrenza.

Giù il cappello davanti alla prestazione del Cannibale, il quale manda un messaggio ben chiaro alla concorrenza, in particolare ad Alvaro Bautista. Già, perché lo spagnolo non ha saputo andare oltre il quinto tempo (+0.548), incassando oltre mezzo secondo. Il tratto nevralgico per l’alfiere Aruba è stato il terzo settore, dove ha lasciato per strada decimi pesanti.

Vietato però dare conclusioni anticipate, dal momento che sul passo gara i due piloti si equivalgono. Fatto sta che Alvaro partirà dalla seconda fila, mentre in prima ci sarà la Yamaha di un sorprendente Sandro Cortese, staccato però di oltre tre decimi e mezzo (+0.355). Il tedesco di Casa GRT, come dimostrato in altre occasioni, ha saputo rivelarsi un martello in qualifica. Adesso lo attende la sfida più grande, ovvero Gara 1, dove scatterà affiancato dalla BMW di Tom Sykes. Come ben sappiamo, la S1000RR potrà fare affidamento da questo round sul nuovo motore, che vanta circa dieci cavalli in più rispetto a quello precedente.

Ad aprire la seconda fila la R1 di Alex Lowes, mentre sesto Leon Haslam. Per quanto riguarda i nostri alfieri tricolori, da registrare il settimo crono di Michael Rinaldi, seguito da Michele Pirro (+0.855), quest’ultimo in ritardo di oltre otto decimi dalla vetta. Il pilota pugliese scatterà quindi dall’ottava casella con Chaz Davies al fianco.

Un piccolo passo indietro per il gallese, che non riesce quindi a tenere il passo dei migliori sul giro secco. Soltanto tredicesimo Marco Melandri, costretto a incassare un secondo e mezzo, in fondo al gruppo Samuele Cavalieri, Lorenzo Zanetti e Alessandro Delbianco, quest’ultimo il migliore in casa Honda.  

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