Tu sei qui

Guido Meda: quando commento la MotoGP sono in pista anch'io

"Fare quei giri in circuito, con Sanchio, al giovedì, mi aiuta a capire. E poi a raccontare. E' un lavoro, questo, che non si può fare senza passione. Mi piacerebbe poter fare la SBK con i mezzi della MotoGP"

MotoGP: Guido Meda: quando commento la MotoGP sono in pista anch'io

La sua voce ci accompagna per 19 weekend all’anno, raccontandoci di staccate al limite, sorpassi, vittorie e delusioni. Stiamo parlando di Guido Meda, voce del Motomondiale.

Abbiamo diviso con lui, e con Mauro Sanchini - la cabina durante la FP3 del Mugello. Un'esperienza interessante perché ciò che dall'esterno sembra facile - tutti commentiamo dal divano o, nel nostro caso, dalla sala stampa dei circuiti - con quattro monitor a venti centimetri dagli occhi, i tempi da tenere costantemente sotto osservazioni, i commenti degli altri inviati e della regia in cuffia, vi possiamo assicurare che è un'altra storia.

L'errore è dietro l'angolo e, come se non bastasse, è sufficiente una parola in più - o una in meno - su di un pilota o un altro e le critiche si sprecano.

La cam Panasonic da 17.000 Euro

Nulla di nuovo. Anche per noi, ad ogni #GPOnecar, con gli elogi arrivano anche le critiche. Alcune corrette (il benedetto audio!), la qualità delle immagini... tanto che la prima cosa che abbiamo notato in cabina è stata una telecamera remota della Panasonic.  Questa la acquistiamo subito, abbiamo pensato da #gponers sempre pronti a migliorarci...ma abbiamo cambiato subito idea quando Guido ci ha comunicato il costo, dopo averlo chiesto alla regia: solo 17.000 Euro! Ragazzi, dovrete aspettare ancora un po'. Perlomeno fintantoché Internet e GPone.com diventeranno a pagamento! No, scherziamo...

Ad ognuno, comunque, il suo mestiere. Ma è interessante scoprire ogni tanto le cose belle e le difficoltà degli altri. Nel caso di Sky (ma in sedicesimo anche di noi di GPOne.com) il lavoro non è solo quello in pista. Conta, e molto, l'organizzazione. Forse perché Rogoredo non è propriamente Las Vegas, a Sky lavorano tutti come matti, tanto da prepararci un’estate ricca di adrenalina sui canali dedicati Sky Sport F1 e Sky Sport MotoGP, con 12 Gran Premi in diretta tra Formula 1 e MotoGP (9 di questi in esclusiva live) e 4 Round di Superbike. Aprono la successione estiva il GP di F1 in Canada e il Round di Superbike in Spagna in programma questo weekend, seguiti dai GP di F1 in Francia (23/6), Austria (30/6), Gran Bretagna (14/7), Germania (28/7) e Ungheria (4/8).

Tutti i prossimi appuntamenti estivi della MotoGP

Per la MotoGP, i prossimi appuntamenti sono con i GP di Catalunya (16/6), Olanda (30/6), Germania (7/7), Repubblica Ceca (4/8), Austria (11/8), Gran Bretagna (25/8). Superbike in pista il 23 giugno (Riviera di Rimini), il 7 luglio (Gran Bretagna) e il 14 luglio (Laguna Seca). Senza dimenticare il Ferrari Challenge il 15 giugno a Le Mans in Francia e il 6-7 luglio al Nurburgring in Germania, oltre alla Porsche Carrera Cup il 22-23 giugno a Imola e il 20-21 luglio al Mugello e ai due campionati delle due ruote CIV (il 30/6 a Imola e il 28/7 a Misano) e CEV (il 9/6 in Catalunya e il 14/7 ad Aragón). 

Tanta roba. Gliela invidiamo? No, ma magari gli invidiamo il giro di pista in sella alle BMW S 1000 RR, ed il poter continuare ad essere, oltre ché giornalista-commentatore, anche motociclista (sportivo) praticante.

Il nostro Paolo Scalera spiega a Meda e Sanchini come strisciava in terra con il gomito...e tutto il resto fin dagli anni '70

Il vantaggio di essere un motociclista sportivo: un grande aiuto per un telecronista di MotoGP

“Questa grande possibilità mi ha aiutato a capire le sensazioni e allo stesso a tradurre cosa provano i piloti, ovviamente in modo “grossolano” – ci ha spiegato Guido che, comunque, può essere definito un 'buon amatore' visto che gira in 2'05" al Mugello."Devo dire che mi si è aperto un mondo, utile per raccontare poi il weekend di gara. Mi viene ad esempio in mente il giro fatto a Brno e Motegi: prima la pista la conoscevo solo dalla cartina, in seguito tutto ciò mi ha arricchito. Ti restano infatti delle cose che forse non razionalizzi subito ma poi, quando le racconti, ci torni con la mente”.

Tra i tanti piloti con cui sei andato in pista chi ti ha colpito di più?

Io mi reputo un grandissimo privilegiato, infatti già con Reggiani ho avuto l’occasione di andare in pista, insieme a Cadalora. Aver girato con Biaggi e Capirossi poi è stato un onore e una grandissima emozione, anche se l’esperienza con Valentino la metterei su un gradino davanti a tutti. Non tanto per il fatto che Rossi mi abbia dato qualcosa in particolare, ma perché è un pilota ancora in attività”.

Di questi campioni cosa ti ha impressionato?

"I campioni guidano come noi, ma sono più dolci in tutto, rischiano meno e vanno più forte"

In cabina con davanti una selva di monitor, un orecchio alla regia, uno agli inviati ed uno a Sanchini. Tre orecchie?

“La dolcezza e la gradualità. Quando io vado in pista magari penso di staccare forte e aprire presto il gas, poi nel guardare loro vedo che vanno al rallentatore per andare alla tua stessa velocità, mettendoci armonia e fluidità. Paradossalmente, se li guardi in pista è la stessa cosa. Magari l’amatore può per certi versi staccare più forte di loro, ma poi sbaglia la curva e magari rischia di finire a terra. Quando mi ritrovo a guidare  dietro un pilota come loro, che può essere anche Sanchini, rischio meno, ma soprattutto guido meglio e con più facilità rispetto a quando sono da solo”.

Ci siamo lasciati alle spalle il sesto round, ovvero quello del Mugello, ma ne rimangono ancora 13. Quali sono quelli che ami di più?

“Io ho una passione per l’Austria e non so nemmeno il motivo. Forse perché è una pista dove la Ducati è forte e di conseguenza può giocarsela con Marquez e portargli via cinque punti. Ovviamente poi c’è Misano, non tanto per le specifiche del tracciato, ma più che altro perché arriva la fine dell’estate e puoi ancora avere l’opportunità di andare a farti un bagno al mare. In quell’occasione mi sento un privilegiato, magari la gente riflette sul fatto che si rientra dalle ferie, mentre io penso che ci sono ancora tante gare e il mare è vicino al tracciato”.

Un futuro con Sky free e non su Pay TV l’hai mai immaginato?

"Gli 8 milioni di telespettatori non torneranno mai più"

“A parte che l'ho già vissuto quando ero a Mediaset, gli otto milioni  di una volta del Motomondiale non tornano più, perché l’offerta audiovisiva si è moltiplicata. Tra l’altro anche voi di GPOne avete iniziato a farci concorrenza con i vostri video. In questa mia esperienza a Sky ho scoperto che avere un canale a disposizione per l’appassionato che lo guarda è un valore aggiunto. Ovviamente non c’è chi passa tutta la giornata su Sky, però sai che sulla tv a pagamento puoi trovare un certo servizio e in seguito anche il contenuto on demand, tipo le interviste esclusive del Mugello a Rossi, Pasini ecc da rivedere quando vuoi. La tv in chiaro invece non ti consente di fare un certo lavoro”.   

Ormai fai coppia fissa con Sanchini. Cosa significa lavorare al suo fianco?

“Innanzitutto ci tengo a dire che mi ero trovato molto bene con Reggiani, ho invece avuto poco tempo di stare con Capirossi e Biaggi. Con Sanchini mi si è aperto un nuovo mondo. Ha la stessa leggerezza di Valentino a cui aggiunge un talento per la tv e un occhio per ciò che accade in pista che è davvero difficile trovare”.

E sulla Superbike, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

"Sarebbe bello poter fare la Superbike con gli stessi mezzi della MotoGP"

“Sono contento di quello che abbiamo. Il mio sogno sarebbe produrla con le stesse forze della MotoGP, ma non è possibile, anche se un passo avanti si può fare. Personalmente sono stra-felice di aver puntato su un giovane universitario come Edoardo Vercellesi. È uno studente, forse non sarà partito perfetto, ma è cresciuto in modo esponenziale grazie al supporto di Max Temporali. Potrebbero dare di più se le gare fossero più combattute”.   

E Sanchini cosa dice riguardo alla collaborazione con te?

“Essere al fianco di Guido era uno dei miei desideri, dato che lui rappresenta il top. Tra l’altro lavorare con lui significa avere a che fare con una persona che ha una grandissima fantasia e talento. È come girare in pista con Valentino e Dovizioso. Spero che la stessa cosa sia uguale per lui. Oltre a ciò si è poi creata una bella alchimia che consente di rendere al meglio in modo sincero e trasparente le cose che racconti”.

Ha collaborato Riccardo Guglielmetti

Articoli che potrebbero interessarti