Il giro in qualifica è stato straordinario, appena 84 millesimi dal record di Marquez, ma Valentino non ha una grande voglia di festeggiare. I suoi pensieri sono già rivolti alla gara e un tempo velocissimo non basta a cancellare i dubbi.
“Ho tirato fuori il coniglio dal cilindro, quel tempo è stata una sorpresa anche per me e non è una buona notizia- ammette il Dottore - Direi che quel giro è figlio delle giornata di ieri, in cui mi trovavo bene sulla moto e avevo preso i giusti riferimenti. Oggi non è andata altrettanto bene”.
Cosa è successo?
“Ieri eravamo arrivati a un buon livello, ma quando abbiamo cercato di andare oltre, di migliorare, non ci siamo riusciti e questo mi preoccupa”.
Colpa della pioggia nella notte che ha peggiorato le condizioni del tracciato?
“Sarebbe la cosa più logica, oggi le temperature erano più basse e noi quando la pista non è in perfette condizioni soffriamo: un altro punto su cui lavorare per il futuro. Però, se devo dirla tutta, a me sembrava che l’asfalto oggi avesse più aderenza di ieri”.
Qual è allora l’obiettivo per domani?
“Al massimo lottare per il 3° gradino del podio, ammesso che tutto vada nel verso giusto. In questo momento Marquez e Crutchlow sono chiaramente 2 o 3 decimi più veloci sul passo, poi siamo un bel gruppo di piloti”.
Pensi alle Ducati?
“Sì, Dovizioso e Lorenzo hanno un passo simile al mio, come anche Vinales, Zarco, e non dimentico Pedrosa”.
Cosa ti preoccupa?
“Il problema è sempre lo stesso: l’usura della gomma posteriore. Riusciamo a essere veloci nelle prime fasi della gara ma poi andiamo in crisi”.
C’è ancora il warm up, sarà più tardi rispetto al solito…
“Dormirò un’ora in più e questo potrà cambiarmi la giornata (ride). Scherzi a parte, le condizioni saranno più simili a quelle delle gara e proveremo qualcosa di diverso. Cercheremo di metterci una pezza, ma poi bisognerà lavorare con gli ingegneri della Yamaha per risolvere i problemi per il futuro”.
Ducati e Honda hanno una terza moto ufficiale, non sarebbe utile anche per voi?
“Effettivamente Crutchlow fa tanto lavoro, anche test su piste diverse, ci sono pro e contro. Con la nostra moto si divertirebbero anche Folger e Zarco (ride)”.
Vinales ha ammesso di tenere d’occhio Tech3 per la scelta delle gomme…
“Anche io a volte guardo i loro dati, perché mi piace capire il perché di certi risultati. La scelta degli pneumatici è però molto personale, Zarco poi ha uno stile di guida completamente diverso dal mio mentre Folger è più simile”.
Tutti dicono che sarà una gara molto fisica, l’età è un limite in questo senso?
“Ogni anno, sfortunatamente, è sempre più difficile ma basta allenarsi di più. Senza dubbio guidare una MotoGP è faticoso ma non mi sento in forma peggiore. In gara, inoltre, intervengono altri fattori: per esempio, un buon setup o l’adrenalina quando si sta lottando per una buona posizione rendono tutto più facile”.