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MotoGP, Honda sta stretta a Miller, ma Ducati gli dice no

Jack ha criticato HRC: "mi sento un terzo pilota". Qualche contatto con la Rossa ma l'australiano chiede troppo

MotoGP: Honda sta stretta a Miller, ma Ducati gli dice no

I rapporti fra Jack Miller e la Honda nelle ultime settimane si sono fatti tesi. Per averne una dimostrazione basta leggere l’intervista rilasciata dall’australiano a Neil Morrison pubblicata su crash.net.

Alcune perle: “le altre Honda vanno meglio, non mi sento solo un secondo pilota ma un terzo. Al primo anno in MotoGP avevo una moto di merda, lo scorso anno andava molto meglio e quest’anno non è cambiata da quella che ho guidato nei test di Phillip Island”, “non c’è stato nessun aggiornamento, ho gli stessi problemi di cui mi lamentavo in Qatar, è uno schifo”.

Parole che si prestano difficilmente a interpretazioni positive, per questo il futuro di Jack è ancora incerto. Honda aveva un’opzione sul suo contratto che scadeva a fine maggio, ma ha deciso di non farla valere. Miller è quindi sul mercato e nelle scorse settimane c’è stato un interessamento nei suoi confronti da parte di Ducati. Il programma era di affidarlo alle cure del team Pramac, considerato che Redding in questo inizio di stagione non sta rispettando le aspettative.

Un altro australiano sulla Rossa? No, perché le pretese economiche di Jack sembrano essere molto alte e a Bologna hanno preferito guardare altrove.

Honda rimane quindi l’opzione principale per Miller per il 2018, l’opzione non è stata fatta valere, dal Giappone vogliono prendere tempo per valutare la situazione, ma questo non significa che l’addio sia scritto. Jack potrebbe rimanere nel team Marc VDS insieme a Franco Morbidelli, a meno che non decida di fare il salto di categoria anche Alex Marquez.

Il fratello di Marc vorrebbe fare un altro anno in Moto2 prima del salto nella classe regina, ma potrebbe cambiare idea. Miller potrebbe però trovare anche posto in LCR, Lucio Cecchinello vuole avere due moto nel 2018 e aveva già avuto la coppia Miller-Crutchlow nel 2015.

Non resta che aspettare.

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