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MotoGP, Freni in carbonio con l'acqua: perché i piloti li usano

Dovizioso: "poterli usare sempre renderebbe tutto più semplice". Petrucci: "con i dischi in acciaio si soffre sulla distanza di gara"

MotoGP: Freni in carbonio con l'acqua: perché i piloti li usano

Fino a poco tempo fa, pensare di usare i dischi freno in carbonio sul bagnato sembrava una follia. Per tradizione, l’acqua era il regno dell’acciaio e nessun pilota aveva mai pensato di cambiare. Le prestazioni delle MotoGP però, negli ultimi anni, sono costantemente aumentate come l’aderenza delle gomme rain e fermare le moto con i dischi in acciaio, soprattutto nell’arco di tutta una gara, diventava sempre più difficile.

I tecnici Brembo perciò, a iniziare da un paio di anni fa, hanno chiesto ai piloti di fare delle prove anche con i dischi in carbonio sul bagnato. Nonostante a quello che si pensi, quel materiale non ha nessun problema con l’acqua e gli ingegneri dell’azienda italiana hanno fatto molte prove prima di iniziare i test in pista.

Uno dei primi piloti ad accettare di provare i dischi di carbonio sul bagnato è stato Marquez, ma negli ultimi mesi sempre più piloti hanno seguito la sua strada. Ieri, a Le Mans, molti hanno usato freni in carbonio, logicamente con una copertura per permettere di mantenere la corretta temperatura di funzionamento, durante i turni di prove sul bagnato.

Come sempre, uno dei piloti più analitici sull’argomento è Andrea Dovizioso: “li avevo già usati 2 o 3 volte, ma con temperature alte e molto grip, qui a Le Mans è stata la prima con il freddo e scarsa aderenza - spiega - C’è una grande differenza, appena entrato in pista non funzionavano, ma dopo un paio di giri per riscaldarli è andato tutto bene”.

Il Dovi è particolarmente interessato all’argomento.

Ho una riunione con i tecnici Brembo proprio per parlare di questo - continua - Potere usare i freni in carbonio in tutte le condizioni sarebbe meglio per tutti, anche per il lavoro dei meccanici, vedremo se si potrà migliorare sotto questo aspetto”.

Rimanendo in casa Ducati, anche Danilo Petrucci ha utilizzato il carbonio.

Li sto provando da quest’anno e non vanno bene quando c’è pioggia battente - la sua opinione - Bisogna portali in temperatura ma poi garantiscono maggiore costanza, con i dischi in acciaio ormai soffriamo sulla distanza di gara”.

Il problema maggiore è mantenere una temperatura di esercizio corretta, soprattutto quando alla pioggia si unisce il freddo, come a Le Mans.

È quello che sottolinea Iannone: “li ho usati con poca acqua in pista e andavano bene, ma quando la pioggia è aumentata si raffreddavano troppo e non frenavano più”.

In Yamaha, il ‘tester’ è stato Vinales.

Li ho provati e all’inizio hai un po’ meno fiducia, ma la frenata alla fine è migliore di quella con i dischi in acciaio le sue parole.

Più indeciso Pedrosa, che ha fatto solo una breve prova con il carbonio.

Li ho provati al mattino con la pista umida e le sensazioni sono assolutamente diverse - dice - Però nel pomeriggio, con la pista completamente bagnata, ho usato quelli in acciaio”.

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