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MotoGP, Lorenzo: un errore mi ha fatto perdere mesi di lavoro

"Dopo i primi test a Valencia ho chiesto una sella più bassa ma ho sbagliato. Oggi ho capito l'origine di molti miei problemi"

MotoGP: Lorenzo: un errore mi ha fatto perdere mesi di lavoro

Guardando il nome di Lorenzo vicino al 16° posto, ci si potrebbe aspettare di trovarlo affranto e arrabbiato. Niente di più sbagliato, Jorge fa un po’ di autoironia, scherza ma soprattutto spera. Perché nonostante delle qualifiche disastrose - come erano stati i turni di prove libere - il maiorchino è sicuro di avere trovato la soluzione a molti dei suoi problemi.

Penso sia stata una giornata positiva a prescindere dal risultato perché abbiamo capito l’origine di gran parte dei problemi che sto avendo - dice - Purtroppo non ho avuto tempo di provare quanto avrei voluto una modifica all’ergonomia della moto che penso mi permetterà di migliorare molto”.

Lorenzo e i suoi hanno capito di avere preso una strada sbagliata mesi fa.

La prima volta che ho provato la Ducati a Valencia. aveva una sella molto alta rispetto a quanto ero abituato e avevo chiesto di abbassarla, ma alla fine penso sia stato un errore - ammette - A causa di questa scelta ho perso molti mesi cercando carico all’anteriore e credo che sia meglio una sella alta, la proverò domani in gara. Parliamo di qualche centimetro in altezza e cambia anche la sua forma”.

Questa nuova posizione di guida dovrebbe fargli trovare la fiducia persa.

La parte posteriore ha una diversa forma che mi impedisce di alzarmi, perché quando succede si scarica l’anteriore e il comportamento della moto peggiora - continua la spiegazione - Con questa moto ho capito che devo guidare all’opposto di come ero abituato e poco a poco sto capendo cosa va meglio e cosa va peggio”.

Rimane comunque strano vedere tante Ducati satellite nelle prime posizioni e quelle ufficiali così indietro.

Sicuramente è stata il risultato di diverse circostanze - analizza - Ieri Abraham ha fatto un giro molto buono ma dopo i suoi tempi si sono subito alzati di un secondo, ha sfruttato al massimo la gomma e la moto per riuscirci ma non ha il ritmo per tutta la gara. Dovi invece qui sta soffrendo per qualche motivo, l’anno scorso aveva lottato per il podio mentre adesso sta avendo qualche difficoltà con il setup o l’elettronica. Bautista invece è andato forte e ha un buon passo, io sono ancora nel processo di adattamento”.

Cosa si aspetta per la gara?

Se farà una bella partenza potrò guadagnare una fila, anche una fila e mezza - la risposta - poi non dovrò ripetere l’errore del Qatar alla prima frenata. Penso di avere un ritmo molto costante e, se riuscirò ad adattarmi a questa nuova posizione di guida, penso che stare nei primi 10 od 8 sarebbe un bel risultato”.

Bisogna poi scoprire quali saranno le condizioni meteo.

Con la pioggia non sono andato male, però ho girato con la gomma morbida all’anteriore ma è stato un errore, la dura era migliore - dice Jorge -  In verità, in questo momento non so in quali condizioni potrei fare un risultato migliore, sicuramente preferisco l’asciutto”.

Poi scherza su quale sia il punto del tracciato in cui si trova meglio.

“In rettilineo, perché ti puoi rilassare - ride - Scherzi a parte, vado meglio nelle curva veloci ma stiamo migliorando anche in quelle lente. In questa pista non ci sono curve che ‘ritornano’ quindi la Ducati può andare bene, come hanno dimostrato Abraham e Bautista, serve solo fare più chilometri e prendere la strada giusta”.

Come detto, il suo morale è alto, nonostante tutto.

Ieri non ero né felice né tranquillo, ma bisogna analizzare le cose, voltare pagina ed essere positivi. Abbiamo fatto solo una gara, domani saranno due e mancano molti mesi prima che finisca il mio contratto in Ducati. Speriamo di migliorare”.

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