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SBK: Checa comanda, Melandri insegue

I TEMPI. Primo posto per la Ducati, Fabrizio (4°) il più veloce delle Aprilia

Non era iniziata sotto i migliori auspici l’ultima giornata di test a Phillip Island, con un cielo plumbeo ad accogliere i piloti della Superbike nella mattinata e qualche goccia di pioggia a bagnare l’asfalto. Condizioni difficili con una pista né completamente bagnata ma nemmeno asciutta che però sono migliorate progressivamente nel pomeriggio, consentendo ai piloti di abbassare i riferimenti cronometrici fissati ieri.

Chi si è messo subito in mostra dal mattino è stato Carlos Checa sulla Panigale. Lo spagnolo, dopo avere saltato i test della scorsa settimana per un blocco intestinale e avere chiuso al 6° posto quelli di ieri, ha portato la sua Ducati subito davanti a tutti, prima con l’asfalto umido e poi con l’asciutto. Al termine dei suoi 44 giri cronometrati, il pilota del team Alstare ha fermato il cronometro sul 1'31”059, 4 decimi meglio di quanto fatto ieri, ma soprattutto si è dimostrato molto costante sul passo, una bella sicurezza per la debuttante bolognese in vista della gara di domenica.

Passo avanti anche per Marco Melandri, che se ieri precedeva Checa oggi invece lo ha inseguito da vicinissimo a meno di due decimi. Il ravennate ha incominciato a mostrare le sue carte in vista del Gran Premio, ma la spalla continua a fargli male. Appena più lento di 24 millesimi del pilota della BMW è stato Tom Sykes, che ha completato 39 giri nonostante il polso sinistro malconcio.

Quarto posto per Michel Fabrizio, per il secondo giorno consecutivo la migliore delle Aprilia in pista, ben davanti alle due moto ufficiali. Il romano (1’31”350) sconta meno di 3 decimi dalla vetta e precede di altrettanti Guintoli e Laverty, che hanno chiuso rispettivamente in 8ª e 9ª posizione. Meglio della coppia factory ha fatto anche Davide Giuliano, per lui il 7° tempo a meno di 6 decimi dalla vetta. Davanti a lui, le due Honda di Rea e Haslam.

La classifica è comunque cortissima con 11 piloti in meno di un secondo e le due Suzuki, oggi un po’ appannate, a chiudere questo primo gruppo. Il migliore in casa Crescent è stato Camier (11°), che però è stato l’unico dei topo rider a non migliorare il tempo di ieri, alle sue spalle il compagno di squadra Cluzel che è riuscito nell’impresa di collezionare la terza caduta in quattro sessioni distruggendo l’ennesima GSX-R. Max Neukirchner (MR-Racing Ducati) invece ha deciso di abbandonare i test per recarsi nuovamente in ospedale per controlli.

Per quanto riguarda gli altri italiani: Iannuzzo sulla BMW del team Grillini ha chiuso 16°, davanti a Sandi (Kawasaki Pedercini) e Clementi (BMW HTM). Qualche giro di pista anche per Ayrton Badovini, risalito in sella della sua Panigale dopo la violenta caduta dei giorni scorsi. Per il piemontese solo 8 giri senza guardare al cronometro per verificare la sua condizione fisica.

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