Tempo permettendo tra poche ore cominceranno i test privati sulla pista australiana di Phillip Island che a due settimane dall'inizio del Campionato Mondiale Superbike 2012 dovrebbero fare maggior chiarezza sulle forze in campo.
Queste prove non sono da sottovalutare - anche se il primo vero bilancio sarà opportuno farlo solo dopo la seconda sessione che si terrà lunedì e martedì prossimi sempre in Australia - perché lo scorso anno più o meno in questo stesso periodo venne già fuori il potenziale di Carlos Checa che poi ha vinto il mondiale.
Così, mentre i tecnici e i meccanici allestiscono le moto giunte dall'Europa (o dal Giappone in qualche caso), i piloti faranno un salto in circuito, magari per fare qualche giro in bicicletta o a piedi, godendo dello splendido scenario di Phillip Island che comprende, tra l'altro la vista del mare.
SEI CHILI DA PESARE - La questione principale da valutare è senza dubbio quella del maggior peso della Ducati, soprattutto quella di Carlos Checa che, come è ovvio, sarà l'uomo da battere, visto il titolo mondiale conquistato. Lo spagnolo ha già avuto un'idea della situazione girando a Jerez ma a Phillip Island i sei chili regolamentari ci saranno tutti. Sempre in casa Ducati vedremo anche se l'affollato team Effenbert Liberty riuscirà ad avvicinarsi con Guintoli e Smrz alla moto iridata.
AVVERSARIO IN CASA - Oltre che verificare il lavoro svolto dai propri tecnici, Max Biaggi potrà misurare la competitività della Ducati ma, anche se il romano dichiara sempre di occuparsi prima di tutto del proprio lavoro e della sua moto, non potrà trascurare l'altra metà del box con quell'Eugene Laverty che si è presentato molto bene nei test di Portiamao. Biaggi avrà una squadra nuova (tecnici e meccanici) ma potrà contare su una fortissima determinazione dell'Aprilia a volersi riprendere il titolo.
SENZA SCUSE - In un confronto diretto, quasi a ranghi completi - mancherà solo la Honda - sarà possibile valutare i progressi della BMW. La Casa di Monaco ha cambiato la struttura della squadra, ha operato importanti modifiche alla moto ed ha due top rider (Melandri e Haslam). Non ci sono più scusanti nel caso di mancanza di risultati, ipotesi che sembra lontana considerando anche in questo caso i test di Portimao.
In crescita anche il team BMW Italia che con Michel Fabrizio spera non solo di fare meglio della top ten conquistata nel 2011 ma anche di far crescere ulteriormente Ayrton Badovini.
DA NON SOTTOVALUTARE - Altra incognita è quella della Crescent Suzuki. Nella prima uscita non ha impressionato ma c'è da considerare che non c'era Hopkins e che non era stata ancora presa in cura dalla Yoshimura. Se consideriamo la pole position conquistata da "Hopper" a SIlverstone nel 2011, nell'unica uscita nel mondiale, c'è forse da ipotizzare che qualcosa sia ancora possibile fare con la "vecchia" GSX-R 1000. Dubbio nel dubbio le condizioni di Hopkins dopo l'amputazione del dito, anche se lui ha affermato di non credere di essere penalizzato.
IL TORMENTONE KAWASAKI - Tutto da verificare il potenziale della Kawasaki, passata in gestione al team spagnolo Motocard.com con un controllo ancor più diretto della Casa giapponese sia attraverso i tecnici orientali sia attraverso la filiale europea. Il dubbio sul potenziale dei piloti rimane ma ormai l'affiatamento tra Sykes e Lascorz con la ZX-10R dovrebbe essere totale. Vedremo quanto questo binomio sarà competitivo.
LA HONDA SI NASCONDE - Chi non c'è è la Honda che ha preferito anticipare i tempi girando a Phillip Island a metà gennaio, appena scaduto il periodo sabbatico. La scelta potrebbe rivelarsi azzeccata visto che i tecnici hanno avuto quasi un mese in più rispetto alla concorrenza per "aggiustare il tiro". E se prestiamo fede alle voci che sono arrivate dall'Australia, Rea ma anche Aoyama, hanno girato decisamente veloci.
UNITA' DI MISURA - Sicuramente non ci sarà da aspettarsi nulla di eclatante nella prima giornata mentre - tempo permettendo - non dovrebbero mancare già nella tre giorni iniziale i primi acuti. Nel 2010 nei test il migliore fu Michel Fabrizio (Ducati) che girò in 1'31"650, mentre lo scorso anno Carlos Checa (Ducati) fu il più veloce con il tempo di 1'30"578. Max Biaggi due anni fa girò in 1'32"474 (ottavo tempo) alla sua prima uscita con l'Aprilia, mentre nel 2011 il miglior tempo fu l'1'31"870 (sesto crono).