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MotoGP: 2011 l'anno degli infortuni

Solo sei piloti hanno preso parte a tutti i GP, alla clavicola la frattura più frequente

MotoGP: MotoGP: 2011 l'anno degli infortuni

Il 2011 non ha fatto in tempo a finire con l’ennesima frattura, che il 2012 ha ribattuto a breve giro di posta con un altro infortunio. Se a dicembre era stato Nicky Hayden a riportare una lesione alla spalla, conseguenza di un contatto con un altro pilota su una pista di flat track, ieri Andrea Dovizioso si è rotto una clavicola cadendo mentre si stava allenando sulla moto da cross. Raramente come in questa stagione i piloti della MotoGP sono stati bersagliati da rotture, fratture, lussazioni e lesioni varie. Un aiuto alla sfortuna l’hanno data anche le Bridgestone, che hanno mandato a terra molti per la loro difficoltà ad entrare rapidamente in temperatura.

L’ultimo pilota ad avere avuto guai fisici a seguito di una scivolata era stato proprio Dovizioso, caduto nelle qualifiche dell’ultimo GP, a Valencia. La distorsione rimediata al pollice non gli aveva comunque impedito di salire in sella il giorno successivo e di conquistare il terzo posto nel Mondiale. Peggio era andata invece al suo compagno di squadra Pedrosa, che a causa di una frattura alla clavicola aveva dovuto dire addio alle sue ambizioni iridate.

Lo spagnolo si era infortunato in seguito al contatto con Marco Simoncelli a Le Mans ed era stato costretto a saltare ben tre Gran Premi, Catalunya, Gran Bretagna e Olanda. Era poi ritornato in pista al Mugello dopo un calvario di tre operazioni e voci di un suo possibile ritiro dalla corse. Tutt’altro infortunio ma stesso risultato per Jorge Lorenzo, volato nel warm up a Phillip Island e fuori dai giochi per le ultime tre gare della stagione. Per il maiorchino l’amputazione parziale di una falange che lo ha costretto anche a saltare i test di fine stagione a Valencia.

Karel AbrahamLa frattura alla clavicola è stata comunque la protagonista in negativo del 2011, per questa lesione sono stati costretti a saltare un Gran Premio a testa entrambi gli alfieri del team Tech 3, lo stesso con cui correrà Dovizioso il prossimo anno. Cal Crutchlow si ruppe la sinistra durante le qualifiche del GP di Gran Bretagna, Colin Edwards la destra nelle libere della gara prima, a Barcellona. Il texano avrebbe voluto comunque  disputare il Gran Premio, ma lo staff medico glielo impedì. Edwards riportò infine una nuova lussazione della spalla in Malesia, nel tragico incidente in cui perse la vita Marco Simoncelli.

Clavicola rotta, la destra, anche per Hector Barbera a seguito della caduta nel GP del Giappone,infortunio per cui fu costretto a saltare la gara in Australia. E’ stata invece la frattura al femore sinistro a costringere Alvaro Bautista a non prendere parte alle due prime gare della stagione. Una caduta nelle prove libere in Qatar mise fuori dai giochi il pilota della Suzuki fino al GP del Portogallo.

Randy De PunietLa sfortuna non ha abbandonato Loris Capirossi neanche nella sua ultima stagione: prima la frattura di due costole e una forte contusione alla spalla destra nelle qualifiche ad Assen lo costringono al riposo per tre gare, poi l’incidente nella gara di Aragon con toni Elias, con conseguente trauma cranico e lussazione alla spalla destra già martoriata, non gli permette di scendere in pista in Giappone. Non è andata meglio al suo compagno di squadra Randy De Puniet che a Laguna Seca, nel turno di qualifica, si lesiona due vertebre ed è costretto a saltare la gara.

Per un infortunio nelle libere anche John Hopkins, wild card in Repubblica Ceca, non ha preso parte alla gara e per le conseguenze di questa caduta darà forfait anche in Malesia. Il suo connazionale Ben Spies ha invece dovuto fare i conti con gli acciacchi fisici in questa stagione e a Phillip Island, dove, a causa di una forte botta alla testa rimediata in qualifica, non è riuscito ad essere in pista per la gara, in cui furono quindi assenti entrambe le Yamaha ufficiali. Ultimo della lista il debuttante Karel Abarham, assente in Giappone a causa di una commozione cerebrale riportata in una caduta nel GP di Aragon.

Un vero e proprio bollettino di guerra quello che ha visto protagonisti, loro malgrado, i piloti della MotoGP, tanto che solo in sei sono riusciti a rimanere esclusi da questa lista: Casey Stoner, Toni Elias, Hiroshi Aoyama, Andrea Dovizioso, Nicky Hayden e Valentino Rossi. In verità il campione di Tavullia sul finale della stagione ha dovuto comunque avere a che fare con l’infortunio a un dito già lesionato a inizio carriera, ma questo problema non gli ha impedito di schierarsi regolarmente alla partenza di ogni GP.

Il rischio di farsi male è certamente insito nel motociclismo, ma forse quest’anno si è superato il limite e le gomme hanno spesso giocato un ruolo decisivo nella dinamica di queste cadute. Per la prossima stagione un piccolo desiderio: più piloti in pista e meno in clinica mobile.

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