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MotoGP, Marquez: "Posso lottare per il titolo anche ora, ma vorrei avere vita più facile"

"Ducati è la moto col migliore potenziale ovunque, anche i fans mi volevano su una moto competitiva. L'addio di Aleix? tanti i piloti di talento, nessuno ha lavorato duramente quanto lui. Era il veterano della categoria, ora questo peso cade su di me. In MotoGP non è difficile arrivare, ma è difficile mantenere il livello"

MotoGP: Marquez:

Marc Marquez si approccia al Montmelò da terzo in classifica, con un bottino di 89 punti, a 40 di distacco dal leader Jorge Martin. Lo spagnolo, in lizza per la Ducati ufficiale al fianco di Bagnaia contesa proprio col giovane alfiere del team Pramac e con l'attuale detentore Bastianini, ha ritrovato il sorriso e la velocità e lo ha dimostrato nelle gare di Jerez e di Le Mans duellando coi più forti e regalando ai tifosi uno spettacolo a lungo rimasto in sospeso.

Dopo gli anni difficili dell'infortunio in Honda è evidente ora che Marquez nel proprio futuro abbia in mente solo la Ducati, "è la moto più competitiva, posso lottare per il titolo già ora, ma sarebbe meglio avere la vita più facile" dichiarerà poi candidamente ai giornalisti. Aumentano quindi la pressione e le aspettative in casa Ducati, che dovrebbe prendere una decisione in merito entro il Mugello. Non mancano poi le congratulazioni al connazionale Aleix Espargarò, al termine della conferenza in cui lo spagnolo ha annunciato il ritiro dalla classe regina a fine stagione. La sella lasciata così libera in Aprilia apre un ulteriore spiraglio in un mercato piloti tenuto in stallo da Borgo Panigale e pronto ad esplodere.

"Mi manca ancora la costanza di Martin e Bagnaia - ammette Marc Marquez - sono veloci in ogni sessione ed in ogni qualifica. Sono sempre nella top 3 o nella top 5. Ovviamente ora sono veloce e mi sento competitivo, a Le Mans ero molto vicino a loro ma devo lavorare per trovare questa costanza. Sarà una sfida trovarla qui al Montmelò, che è sempre stato un tracciato complicato per me, inoltre sembra che la nuova moto abbia un vantaggio in percorrenza di curva, quindi l'obiettivo per questo fine settimana rimane lo stesso, essere veloci ed essere tra i top rider".

In passato il Montmelò non è sempre stato un circuito facile per te.
"Non è sempre stato semplice, ho vinto qui solo nei miei due anni migliori, ma sono sempre stato la Honda più veloce qui quindi sono curioso di vedere come sarò in grado di guidare la Ducati. Sarà interessante, anche se gli stop e go sono uno dei miei punti di forza e qui è un circuito più scorrevole, quindi dovrò lavorare sul setup e sul mio stile di guida".

Nelle scorse gare sei sempre stato sul podio.
"Si, ma ho sempre dovuto salvare le gare, nella MotoGP attuale non puoi più permetterti di rimanere fuori dalla Q2, rischi di rovinare tutto il fine settimana. Qui sarà importante vedere come riusciremo ad affrontare le curve 3 e 4".

Sei a sette punti dal tuo risultato alla fine della scorsa stagione.
"Non voglio fare polemiche, per rispetto alla Honda cui devo molto nella mia carriera. A essere sinceri non è una situazione facile la loro, ma come dissi lo scorso anno, dopo aver perso quattro anni per l'infortunio non potevo concedermi il lusso di perdere altri anni, sopratutto anche per una questione mentale. Non cerco giustificazioni, ma anche i fans volevano vedermi su una moto competitiva".

Ducati non ha ancora preso una decisione in merito alla seconda sella ufficiale, accetteresti anche una moto ufficiale in un team satellite o il team factory è l'unica opzione?
"Ovviamente la mia situazione è cambiata rispetto allo scorso anno, cercavo un modo per tornare a divertirmi ed avere di nuovo quelle sensazioni piacevoli sulla moto. Passo dopo passo sto tornando ad avere un buon livello e questo è importante. Sono davvero felice di poter lottare ora con questi piloti, ma è chiaro che se si vuole lottare per un campionato lo si può fare come sto facendo quest'anno, ma sarebbe preferibile avere una vita più facile. Ogni pilota cerca il meglio per se stesso, dovrò essere intelligente nelle mie scelte come lo sono stato in passato, per capire di cosa ho bisogno nel mio futuro. Se farò un buon lavoro in pista avrò anche più opzioni a disposizione".

Hai già un'idea chiara?
"Come ho detto a Jerez e Le Mans, sono felice di poter lottare con questi piloti fino all'ultima curva. Martin e Bagnaia sono i due rivali più forti in questo momento, quindi voglio continuare a lavorare con quello che ho a disposizione per poter dare il massimo".

Aleix ha annunciato oggi il suo ritiro dalla MotoGP a fine anno.
"Era il veterano della categoria, ora questo peso ricadrà su di me - commenta lo spagnolo - mi congratulo per la sua carriera, ha saputo gestire la sofferenza, ha saputo sfruttarla, si è visto senza moto, essere rimpiazzato, affrontare nuovi progetti e vincere. Abbiamo visto passare tanti piloti con molto talento, ma nessuno ha lavorato duramente quanto lui".

Qualora non ottenessi la sella nel team factory, dopo l'addio di Aleix l'Aprilia ufficiale resta una opzione?
"I costruttori europei sono ad un ottimo livello, anche se per me la Ducati rimane la moto migliore col migliore potenziale sulla maggior parte dei circuiti. E' uno dei motivi per cui lo scorso anno ho optato per correre su una Ducati col team Gresini. Cercavo la moto più competitiva e lo è ancora, ma sia Aprilia che la KTM sono davvero vicine, sia Maverick che Aleix hanno dimostrato che si può ottenere delle vittorie con l'Aprilia, in particolare qui a Barcellona".

Sei il pilota con più esperienza, pensi sia più difficile per i piloti di MotoGP di oggi avere una carriera lunga come l'ha avuta Aleix, sopratutto con così tanti piloti che spingono per una sella dalla Moto 2?
"Credo che sia particolarmente difficile sopratutto per i team, perchè in questi ultimi anni i piloti sono riusciti a fare la differenza, ma anche le moto hanno pesato molto ed il livello generale è molto alto. Se vedi i tempi sul giro la maggior parte dei piloti merita di essere in classe regina, ma ci sono anche piloti che meritano di salire dalla Moto2. Non è difficile arrivare, ma è difficile mantenere questo livello. E' la vita, nel caso di Aleix ha potuto scegliere , non sempre ne hai la possibilità, non sempre hai le opzioni. Aleix ha scelto di poter trascorrere più tempo con la sua famiglia".

(nella foto: il casco che Marc Marquez userà nel GP di Barcellona)

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