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MotoGP, Bezzecchi: “Marquez al centro dell’attenzione al Sachsenring ma la Ducati c’è”

“Lo scorso anno Pecco si sarebbe giocato la vittoria con la mia moto. Al Mugello sono stato frenato, ma non per colpa mia. Ho capito quale è stato il problema"

MotoGP: Bezzecchi: “Marquez al centro dell’attenzione al Sachsenring ma la Ducati c’è”

Marco Bezzecchi arriva al Gran Premio del Sachsenring con l’obiettivo di ripartire. Da parte sua c’è infatti voglia di riscatto dopo una domenica del Mugello che gli ha lasciato un retrogusto amaro. La tappa tricolore è stata argomento di discussione nella conferenza del giovedì, anche se lui volge da subito lo sguardo al fine settimana. “La domenica del Mugello è stata abbastanza frustrante – ha esordito – Dopo la gara sprint ero molto motivato, nonostante avessi la consapevolezza che sarebbe stato difficile battere Pecco. Dispiace per la gara, dato che avevo tutte le carte in regola per arrivare tra i primi cinque. Il problema è che dopo poche curve ho avvertito di non avere fiducia all’anteriore e la mia gara è stata compromessa”.

Un grattacapo non da poco per l’alfiere Mooney. “Qua al Sachsenring ho guardato i dati e ho capito quale fosse il problema - ha spiegato Ho scoperto che non era dovuto alla mia guida. Adesso ci focalizzeremo su questo round per fare meglio. Certamente mi auguro che non ricapiti, perché quando lavori e ti fai il culo è brutto mandare tutto all’aria”.

Il Mugello è quindi alle spalle e non resta che pensare alla tappa sassone.
Mi piace il Sachsenring, è una pista particolare e per certi versi piccola per la MotoGP. In passato ho lottato per il podio quando ero nelle categorie inferiori e nel 2022 non è andata male. Voglio quindi essere vicino ai migliori" l'obiettivo.

Sul favorito Bezzecchi non ha dubbi: “Marc è ovviamente al centro dell’attenzione qua al Sachsenring, dato che qua ha sempre vinto e ce lo aspettiamo veloce. Adesso però la mia moto è competitiva e lo scorso anno Pecco è stato velocissimo con la GP22. Avrebbe potuto lottare per la vittoria senza la caduta, di conseguenza la Ducati c’è”.

Occhio però al rischio pioggia. “Non guardo il meteo, perché qua può cambiare velocemente e ti fai solo dei viaggi. Alla fine dei conti sono sempre andato bene con l’acqua, anche se io preferisco l’asciutto” il pensiero di Marco

L’ultima battuta è stata sul momento più difficile della sua carriera.
“Arrivare in MotoGP è stato molto duro e ogni anno lo è sempre di più. Penso che la prima stagione sia sempre complicata, perché hai tantissime cose da provare e imparare velocemente”.

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