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MotoGP, Quartararo: "La nuova Yamaha M1 è già al limite, mi aspettavo di più"

"Devo sempre spingere al massimo e non è facile, devono lavorare per trovare maggiore velocità. Con la gomma media è stato un disastro, meglio con la morbida"

MotoGP: Quartararo:

Veloce sì, soddisfatto proprio no. Fabio Quartararo, alla fine dei 5 giorni di test invernali tra Sepang e Mandalika, pensa che il lavoro fatto dalla Yamaha in inverno non sia stato sufficiente. Honda ha rivoluzionato la sua moto, Ducati l’ha cambiata abbastanza, Suzuki ha trovato più cavalli, mentre la M1 ha fatto solo un piccolo passo in avanti.

“Questa mattina ero stato abbastanza veloce ma non contento, poi nel pomeriggio le sensazioni sono migliorate ma mi sentivo al limite - il bilancio della sua giornata - Mi aspettavo qualcosa di meglio, so che in Qatar sarà tutta un’altra storia e da parte mia sono pronto al 100% per iniziar”.

Fabio ha continuato la sua analisi, non certo confortante.

“Non so dove possiamo migliorare la nuova M1, è già al limite - la sua sentenza - Voglio dire, quando in ogni curva l’anteriore scivola, il posteriore derapa e sei con il gomito a terra, è difficile trovare qualcosa in più. Per me è importante che la squadra e la Yamaha lavorino per trovare più velocità, in modo che io mi senta meno al limite. Devo spingere davvero tanto e sempre, guidare così è davvero dura”.

Soprattutto pensando a una stagione molto lunga e con tanti rivali. Oggi Quartararo ha fatto anche una simulazione di gara per capire il suo livello sulla lunga distanza.

Ho provato la media al posteriore perché Michelin non porterà la morbida per il GP e non ho mai avevo sensazioni così brutte con gli pneumatici - ha affermato - Quando ho rimesso la soffice sono stato mezzo secondo più veloce, alla fine sono contento del mio passo. Abbiamo fatto un buon lavoro”.

Tanti piloti si sono lamentati delle condizioni del tracciato, soprattuto per via dei sassolini che sollevano le moto.

Mi è capitato di stare dietro a Franco mi sono arrivate addosso molte pietre - ha raccontato - Dopo un po’ il collo mi faceva male, quindi immaginate cosa potrebbe succedere in gara, quando hai 3 o 4 moto davanti per molti giri. Il problema è che dalla prima alla sesta curva sembra l’asfalto si stia staccando, penso dovranno riasflatare la prima per il Gran Premio. Per il resto, la pista è molto sicura, penso che abbia le vie di fughe fra le più ampie di tutto il calendario”.

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