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SBK, Montella: “Il mio riferimento in Ducati? Bulega, ho preso da lui anche in Supersport”

“Abbiamo una guida simile, anche se la sua è più pulita. L’esordio a Phillip Island come la prima volta con Belen? Può essere. È una pista che mi piace e dove sono a mio agio. Miglioro in ogni sessione”

SBK: Montella: “Il mio riferimento in Ducati? Bulega, ho preso da lui anche in Supersport”

Traspare grande soddisfazione dalle parole di Yari Montella dopo la sua prima giornata ufficiale da pilota del Mondiale Superbike. Non potrebbe essere altrimenti, visto che il giovane portacolori del team Barni Spark Racing è stato il miglior debuttante di questo venerdì a Phillip Island, concluso con l’ottavo posto della classifica combinata e un ritardo di otto decimi dalla vetta.

“Sono contento perché questa prima giornata ufficiale in Superbike è stata positiva. Ho iniziato bene e mi sono divertito. Stiamo attuando quello che è il nostro metodo di lavoro: a Jerez siamo partiti in un certo modo e poi, piano piano, sto migliorando - ha spiegato Yari - Sono contento perché vedo dei miglioramenti ad ogni sessione, che non riscontriamo soltanto noi nei dati: anche il tempo parla abbastanza chiaro. Sono soddisfatto del lavoro che sto facendo per adattarmi a questa moto e di quello che sta facendo la squadra per consigliarmi e istruirmi su come guidare la moto e adattarla a me”.

Nonostante molti dei suoi collegi abbiano faticato per via delle temperature più alte rispetto ai test, il 25enne è riuscito ad andare più forte di quanto fatto a inizio settimana.

Anch’io ho notato una differenza, perché la pista mi sembrava più ‘lenta’. C’era meno grip e anche noi abbiamo fatto fatica a trovare aderenza in frenata, in percorrenza e in uscita di curva. Ho fatto progressi rispetto ai test, perché sto migliorando io. Adesso conosco di più il mezzo e mi sto adattando di più a questa nuova categoria e quindi non posso far altro che migliorare - ha sottolineato - Sgrossare è abbastanza facile e da qui in poi dobbiamo iniziare a lavorare sui dettagli, che è un’altra cosa”.

Debuttare in Superbike su una pista come quella di Phillip Island è certamente impegnativo. E un collega che non citiamo se ne è uscito con una domanda...un po' fuori luogo: è come la prima volta in assoluto con una ragazza come Belen Rodriguez?

Può essere, anche se a me non è che Belen faccia proprio impazzire... - ha risposto ridendo Yari - Phillip Island è sicuramente particolare, ma allo stesso tempo è una pista che mi piace e su cui mi sono sempre trovato bene. Ho dei bei ricordi qui, a partire dalla vittoria con la Kawasaki nel 2022, l’unica del team, e anche con Barni ho sempre fatto bene qui. Iniziare questa avventura in Superbike qui è sicuramente emozionante. Ma in realtà, più che stare qui a Phillip island, è emozionante stare in pista e vedere passare Toprak, Iannone, Bulega, o il Petrucci della situazione: tutti quei piloti che ‘comandano’ la categoria. È bello farne parte, mi piace!”.

A rendere ancor più singolare, e complicato, il debutto di Yari sarà l’incognita del flag-to-flag, che tramuterà le due gare lunghe in quattro Sprint. “Devo dire che preferisco questo primo approccio dimezzato piuttosto che cominciare subito con la gara lunga, perché è un modo per arrivare gradualmente anche allo sforzo fisico necessario: così a metà gara rientro, mi riposo, e ripartiamo da capo!”, ha detto scherzando.

In ultima battuta, il pilota salernitano ha parlato dei piloti Ducati da cui sta traendo spunto per cominciare al meglio questa sua avventura nella classe regina.

“In Ducati abbiamo la possibilità di vedere i dati di tutti, quindi io prendo molto Bulega come riferimento. Al di là del fatto che è il più veloce, e quindi è il riferimento un po’ per tutti, lo prendevo come riferimento anche in Supersport, perché abbiamo una guida abbastanza simile - ha ammesso - La sua è leggermente più pulita della mia, però gli ho rubato tante cose in Supersport che mi sto portando dietro e sono contento di questo”.
 

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