Dopo aver stupito tutti nei test a novembre, Axel Bassani e la Bimota sono stati protagonisti di un’altra bella prestazione a Jerez. A lungo le posizioni di vertice, il pilota veneto ha infatti chiuso la giornata in quinta piazza. Pur essendo rientrato ai box molto prima di alcuni dei suoi avversari.
“È andata abbastanza bene, perché abbiamo finito molto prima rispetto agli altri: abbiamo girato solo mezza giornata” ha spiegato il 25enne, tracciando un bilancio positivo del suo mercoledì nonostante qualche fastidio dovuto alle condizioni meteo: “Ho sofferto un po’ il vento, mi dava abbastanza fastidio e non ho avuto le stesse sensazioni che avevo avuto nell’ultimo test dell’anno scorso. Siamo comunque riusciti a stare al passo con gli altri, stando sempre tra i primi due o tre, il che è positivo. Secondo me, però, dobbiamo lavorare ancora tanto, perché dobbiamo migliorare e capire come funziona la moto quando non ci sono il sole e 30° C. Visto che oggi c’erano delle condizioni un po’ diverse e ho sofferto. Ogni problema è una prima volta per noi e con calma capiremo di cosa abbiamo bisogno”.
Proprio il comportamento della sua moto nelle diverse condizioni è una delle aree su cui Bassani si concentrerà maggiormente nelle prossime giornate di test.
“L’aspetto che ho più da scoprire? Come reagisce la moto nelle diverse condizioni. Come dicevo prima, abbiamo sempre girato su una pista perfetta a parte oggi, in cui le condizioni erano un po’ diverse e abbiamo sofferto un po’. Ma è normale che sia così, perché è nuova - ha osservato - Abbiamo capito qualcosina che possiamo fare per migliorare, ma ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo e sarà così in particolar modo a Portimao, quando cambieremo completamente pista. Magari andremo benissimo o magari ci ritroveremo nei casini, ma sappiamo che ci serve del tempo per capire e con calma lo faremo”.
Le premesse di questo adattamento sembrano ottime, ma il pilota di Feltre vuole tenere i piedi per terra.
“Negli ultimi test siamo andati forte, ma non c’erano gli altri e anche oggi siamo andati bene, ma manca Toprak e come si dice dalle mie parti: ‘è inutile fare i conti se manca l’oste’. Bisogna stare calmi, perché adesso andiamo tutti forte ed è tutto bello, ma bisognerà vedere quando arriverà lui, perché per me è ancora un gradino sopra agli altri - ha ammesso - La BMW è una gran moto: funziona molto bene, perché si vede che sono migliorati molto. Ma è Toprak che fa la differenza e noi dobbiamo cercare di arrivare al suo livello”.
Pur essendo un progetto tutto nuovo, Axel sembra già essere molto più a suo agio in sella alla Bimota di quanto non fosse sulla Kawasaki guidata nel 2024.
“Il telaio? È diverso. È un’altra moto e anche se il motore è lo stesso, sembra di averne un altro per il modo in cui si accelera, si frena e si percorrono le curve. Il telaio sta funzionando bene e secondo me abbiamo ancora tanto margine, perché in realtà non abbiamo fatto ancora niente di quello che possiamo fare. Però dobbiamo farlo piano piano, perché ci vuole un attimo a perdere la strada e a non capire più niente” ha affermato il 25enne, che con la moto riminese sta ritrovando alcune delle sensazioni che aveva con la Ducati di Motocorsa: “Sì, in particolare nei curvoni veloci, per via delle alette. Non è la stessa cosa perché è un’altra moto, ma un po’ me l’ha ricordata”.