Con un quarto posto in Superpole Race e due ritiri nelle gare lunghe, è di soli sei punti il bottino messo a referto da Andrea Locatelli nel penultimo appuntamento della stagione all’Estoril. Un risultato che non rende affatto giustizia al fine settimana del pilota bergamasco, arrivato a un soffio dal riportare la Yamaha su un podio che le manca ormai dalla tappa di luglio a Most. Quando fu proprio il Loka a regalare un terzo posto in Gara 2 alla compagine in blu.
È questa la ragione per cui Locatelli non può che vedere il bicchiere mezzo pieno al termine della trasferta in Portogallo. “Alla fine, possiamo trarre un po’ di fiducia da questo fine settimana, perché siamo sempre stati nel gruppo di testa. Abbiamo dimostrato ancora una volta il nostro potenziale e abbiamo spinto per ottenere il massimo risultato come facciamo sempre, arrivando molto vicini al podio” ha riconosciuto il 27enne, , tirando di un weekend che lo ha visto riaffacciarsi sulla Top 5 dopo le difficoltà incontrate nelle ultime gare.
Costretto a guidare al limite per tentare di tenere il ritmo indiavolato di BMW e Ducati, Locatelli non vuole vedere come una sconfitta le due cadute che gli hanno impedito di concludere Gara 1 e Gara 2 con un buon piazzamento. Bensì, come un’opportunità per crescere e non ripetere i medesimi errori in futuro. “Possiamo imparare, capire cosa è successo e magari anche trovare una soluzione - ha osservato - Voglio mantenere la motivazione e le buone sensazioni avute qui nell’ultima gara della stagione e cercare di fare nuovamente il massimo”.
Parole che fotografano alla perfezione la mentalità e l’attitudine con cui il Campione 2020 del Mondiale Supersport ha affrontato questo 2024. Una stagione particolarmente complessa per la Yamaha. Alle prese con un anno di transizione dopo l’addio di Toprak Razgatlioglu, in cui è stata chiamata a rincorrere gli avversari con una moto ben lontana dalle prestazioni degli avversari, cercando al contempo di colmare il vuoto lasciato dal pilota turco.
Un compito che sulla carta sarebbe dovuto spettare al suo successore Jonathan Rea, ma del quale si è fatto carico a tutti gli effetti il pilota originario della Val Seriana, attestatosi come prima punta del costruttore giapponese in questo suo quarto anno nel Mondiale Superbike, sotto le insegne della Casa di Iwata.
Annata in cui si attendeva il definitivo salto di qualità di Locatelli. Il quale, pur non avendo ancora conquistato la sua prima vittoria nella classe regina, è stato capace di regalare alla Yamaha due secondi posti a Phillip Island, oltre il terzo posto a Most, che ad oggi rappresentano il miglior risultato raggiunto dallo squadrone giapponese in questo travagliato 2024.