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SBK, Gerloff: “Toprak? Il punto dove è caduto mi ha sempre preoccupato”

“Ho sempre temuto di perdere l’anteriore perché è una curva molto veloce, con tanto angolo di piega. Non avevo notato il muro ma ci vorrebbe un air fence, perché la prossima volta accadrà andrà peggio di così”

SBK: Gerloff: “Toprak? Il punto dove è caduto mi ha sempre preoccupato”

Se dal punto di vista sportivo il tracciato di Magny-Cours ha regalato grandi risultati alla truppa BMW, ad offuscare le prestazioni raggiunte in pista in questa prima giornata d’azione è stato lo spaventoso incidente sofferto da Toprak Razgatlioglu nelle FP2. Un brutto impatto contro il muro che avrebbe potuto avere grosse conseguenze per il pilota turco, come hanno sottolineato anche i suoi compagni di marca Garrett Gerloff e Michael van der Mark. Rispettivamente terzo e primo nel turno pomeridiano.

“Le nostre moto sono veloci e in quel punto e quando freniamo c’è un grosso trasferimento di carico dal posteriore all’anteriore ed è facile cadere se hai troppo angolo di piega. Io ho quasi messo il gomito a terra prima di toccare i freni, perché abbiamo un bell’angolo di piega lì. È stato fortunato ad andarsene sulle sue gambe, perché ho visto cosa è successo” ha spiegato Gerloff, abbastanza preoccupato per la sicurezza di quel punto del tracciato.

Mi ha sempre preoccupato quella zona, perché è una curva molto veloce e temevo di perdere l’anteriore. Non mi ero nemmeno accorto che ci fosse quel muro lì e non avevo notato che non ci fosse nemmeno un air fence - ha continuato il pilota americano - Dopo aver visto quello che è successo, credo che non fare nulla a proposito non sarebbe la cosa più responsabile”. 

Il portacolori del team Bonovo ritiene infatti che sia stata solo questione di fortuna se il leader del campionato se il leader del Mondiale non ha riportato gravi conseguenze nell’impatto. 

Sarebbe positivo avere un air fence, perché la prossima volta che succederà andrà peggio di così - ha osservato - Toprak è stato fortunato ad andarsene da lì con le sue gambe e ad aver sbattuto con la parte superiore del corpo, dove c’è l’airbag, piuttosto che essergli andato ad esempio addosso con i piedi. Ed è anche stato fortunato ad aver ruotato ed aver continuato a scivolare, piuttosto che aver arrestato lì la sua corsa. Questo genere di cose sono sempre spaventose, ma bisogna essere preparati”. 

Parole che trovano abbastanza concorde anche Michael van der Mark. 

“Ho visto l’incidente, un gran botto. Toprak sta andando in ospedale per accertamenti e spero che stia bene, perché è stato proprio un brutto incidente. Credo che sia stato abbastanza fortunato che sia andata così. Non ho visto i dati, ma spero stia bene - ha commentato il pilota olandese - Non ho informazioni su di lui, ma ho visto che era in piedi. Non avevo visto la caduta inizialmente, ma l’ho visto camminare e ho pensato che fosse ok. Poi ho visto l’incidente… è stato piuttosto fortunato e spero che sia ok e pronto per domani mattina”.

Parlando della sicurezza delle curve 14-15, punto in cui Razgatlioglu è finito a terra, Mikey ha aggiunto:È una parte complessa del tracciato perché ci arrivi in quinta marcia e se hai troppo angolo di piega è facile cadere, o quantomeno andare largo. Ma quel punto è sempre stato così: è una curva difficile, come ne abbiamo dappertutto. La mancanza dell’air fence? Prima non c’era quel muro. Credo ci siano sempre stati incidenti in cui le moto finiscono contro il muro e fa il suo lavoro. Avere un muro non è la soluzione perfetta, ma anche non averlo non sarebbe perfetto altrettanto. Se volessero cambiare qualcosa dovrebbe essere l’uscita di curva, ma come ho detto è stata così per anni”.

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