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MotoGP, Marquez: "io re delle rimonte? Non ne sono orgoglioso, partiamo da degli errori"

"E' un mondiale a due con un terzo che spera di agganciarsi. Prima di pensare al titolo devo poter lottare in qualifica. Non sono un pilota migliore del 2013, ho solo più esperienza. Da Bagnaia e Martin copio i punti di forza, ad ogni uscita imparo cose nuove.  Firmerei per chiudere il campionato 3°"

MotoGP: Marquez:

Il round di Barcellona ha il sapore di una vittoria per Marc Marquez, che replica una rimonta per la quarta volta consecutiva da Le Mans. Partito 14° l'otto volte iridato gestisce con intelligenza la morbida al posteriore, "una scelta obbligata" dirà poi ai giornalisti, ma che lo spagnolo ha saputo sfruttare al massimo tanto da strappare il terzo gradino del podio proprio a quell'Aleix vittorioso sull'Aprilia nella sprint del sabato. Marc Marquez festeggia coi propri tifosi a bordo pista, balla e si scatena dopo essersi scatenato in pista a spese dei propri rivali, inseguendo le due GP24 di Bagnaia e Martin sulla propria GP23 coi colori Gresini.

Una rimonta che sa di successo quindi per Marc Marquez che a Barcellona storicamente non aveva avuto vita facile. Rimane però il retrogusto amaro di un'altra qualifica sottotono, "non amo rendermi la vita difficile" diceva soltanto ieri, e per lottare con le Ducati migliori bisogna iniziare a correggere il tiro. Nell'attesa lo spagnolo studia gli avversari attraverso i dati, ne copia i punti di forza, lavora per adattare il proprio stile di guida forse ancora troppo legato ai molti anni in Honda. Stando alla classifica la strategia funziona, Marc Marquez è terzo in classifica a 41 punti da Martin, la stagione è ancora lunga ma le premesse per inseguire il sogno sono sotto gli occhi di tutti, management di Ducati in primis.

Questo è il tuo quarto podio da una qualifica difficile in due fine settimana di gara. Sei il re delle rimonte.
"In realtà non mi sento particolarmente orgoglioso di questo titolo - scherza Marc - per compiere queste rimonte significa che partiamo da degli errori. Partire dalla quattordicesima posizione sento che mi ha forzato ad usare la morbida al posteriore, non so se sia stata una scelta positiva o negativa, ma mi ha dato quell'aderenza nei primi giri per compiere i primi sorpassi. Negli ultimi giri non è stato facile gestire l'usura della gomma ma sono riuscito a lottare con l'Aprilia di Aleix che usava la media e aveva qualcosa in più. Nel complesso quindi sono felice, storicamente qui ho sempre avuto difficoltà in tutto il weekend, col team ci siamo regalati un podio fantastico".

Pecco al venerdì aveva sottolineato che la GP23 aveva difficoltà qui a Barcellona, nessuna di quelle moto era nella top 10. Come sei riuscito a cambiare tutto ciò in queste due gare per poter lottare coi migliori?
"E' una delle difficoltà del correre con una moto che non conosci al primo anno. Puoi controllare i dati dell'anno precedente ma col tuo stile di guida è sempre diverso, quando c'è un problema poi arrivi sempre in ritardo col setup della moto. Sabato mattina siamo riusciti a trovarne uno che andava nella direzione delle altre Ducati e questo ci ha dato il passo. Ora dobbiamo capire come poter ottenere un buon time attack. Essere sul podio qui a Barcellona era importante per me perchè era uno dei circuiti più difficili".

Che peso ha questo podio rispetto a quelli di Le Mans e di Jerez?
"Ha un peso maggiore, a Jerez avevo il passo per vincere ma non ho avuto la fiducia per farlo e ho commesso un errore, come anche nella sprint. Anche a Le Mans avevo il passo per vincere, mentre qui a Barcellona non lo avevo, avevo il passo per una top 5 e partire quattordicesimo non migliorava la situazione. Nonostante questo ho cercato di rimanere concentrato, non mancare i punti di frenata e non perdere troppo tempo nei sorpassi, che è fondamentale per provare a rimontare. All'inizio non è stato facile perchè alcuni di loro come Morbidelli usavano molto la gomma posteriore. Verso la fine della gara non ho neanche realizzato che lottavo per il terzo posto, ho detto al team che non volevo conoscere la mia posizione perchè ero troppo concentrato sul giro e sui miei rivali. Sono soddisfatto, ma se vorrò lottare per il podio contro questi ragazzi dovrà migliorare nelle qualifiche".

Come si può migliorare la qualifica?
"So cosa bisogna fare, devo capire come farlo e riuscire a gestirlo. Quando metto le gomme nuove non riesco a sfruttarle appieno perchè il posteriore spinge molto sul davanti. Sarà una questione di setup ma anche del mio stile di guida".

Una delle chiavi di lettura di questa gara era la gestione delle gomme. Come hai lavorato con l'acceleratore per non usurarle troppo?
"L'ho fatto guardando i dati di Pecco di ieri - ammette con un sorriso lo spagnolo - aveva una gestione migliore e quando puoi osservare un pilota che ti è davanti cerchi di copiarlo. Uno dei miei punti di forza sulla Honda erano le curve lunghe a destra, ed è difficile ora cambiare il proprio stile di guida ma ci sto provando. Allo stesso modo cerco di capire lo stile di Jorge, da ognuno di loro copio la parte migliore. Ovviamente loro utilizzano questa moto da più anni di me, uno è tre volte campione del mondo, ma ad ogni uscita imparo qualcosa di nuovo".

Stoner consegnò a Ducati la vittoria #27, Pecco la #63, Bezzecchi la #72, Martin la #89... Ducati ora ha 92 vittorie, e la prossima gara è al Mugello.
"Non al Mugello per favore! - si inserisce Bagnaia scherzando - Il Mugello non è decisamente il miglior posto per ottenere la vittoria - prosegue poi Marquez - sopratutto perchè immagino che lì Pecco sarà molto competitivo. Al momento non c'è alcuno stress in merito, mi sto divertendo che è ciò che conta al momento. Conto di arrivare alla seconda metà di stagione con una moto con un setup migliorato, ma sicuramente anche la GP24 farà un passo in avanti. Al momento ho già abbastanza pressione per lottare contro questi piloti".

A distanza di dieci anni, senti di essere diventato un pilota migliore? La GP23 può ancora migliorare?
"Non direi migliore, ho solo più esperienza. Non sono migliore del 2013, all'epoca avevo quella spinta nel giro in qualifica che ora è diventato uno dei miei punti deboli. Quanto alla GP23, se si dimostra di essere competitivi forse qualcosa può arrivare, ma non sto spingendo per averlo, cercherò di tirare fuori il 100% da questa moto, che non è così lontana dalla GP24 anche se in alcune aree forse è peggiore, ma in altre potrebbe essere migliore. Senza provare l'altra moto non posso saperlo".

Ora sei terzo in classifica a 41 punti punti da Martin. E' arrivato finalmente il momento in cui si può parlare di lotta per il titolo?
"Per lottare per il titolo bisogna prima iniziare a lottare per le prime due file in qualifica. Hanno qualcosa in più di me, ma sopratutto sono veloci e costanti in ogni circuito. Dobbiamo capire come evitare di soffrire al venerdì ed al sabato, ma se a inizio stagione mi avessero detto che dopo sei gare sarei stato a 41 punti dal leader della classifica ci avrei messo la firma. Ora firmerei per chiudere il campionato in top 3, sarebbe un stagione magnifica".
E' un mondiale a tre però.
"E' un mondiale a due, con un terzo che spera di agganciarsi. Se non puoi lottare per un mondiale non è perchè non lo si desidera ma perchè non se ne ha la possibilità, ma non si può andare avanti sempre salvando la gara come negli ultimi fine settimana".

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