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MotoGP, Vinales rende onore ad Aleix: “Alla fine ne aveva più di me”

“Il primo problema era che era veramente veloce, il secondo è stata la mia gomma anteriore, che era distrutta. Il warning per la pressione? Non ho visto nessun allarme, ma questa è la regola”

MotoGP: Vinales rende onore ad Aleix: “Alla fine ne aveva più di me”

È stata una domenica trionfale per l’Aprilia, che al Montmeló ha centrato la sua prima doppietta. Un  grande risultato per la Casa di Noale e per i suoi due portacolori, Aleix Espargaró e Maverick Vinales. Con quest’ultimo che, pur avendo mancato la vittoria di un soffio, può rallegrarsi per i due podi conquistati sul suolo catalano.

“È una sensazione fantastica. Ovviamente volevo tantissimo vincere, ma Aleix ne aveva un po’ di me alla fine. A parte questo, dobbiamo essere molto felici e orgogliosi del modo in cui stiamo guidando la moto. Mi sono sentito magnificamente quando ero in testa alla corsa. Sentivo che era il mio momento ed è stato qualcosa di incredibile perché era da tanto che non conducevo una gara. Non perdi mai quella concentrazione, quel ritmo, e ho sentito che posso farlo di nuovo ed è stato molto bello”, ha raccontato Maverick a fine gara.

Un traguardo che sembrava irraggiungibile fino a poche stagioni fa, quando l’Aprilia non era ancora una delle grandi protagoniste della MotoGP.

“Il mio momento preferito, a parte quando ci siamo scambiati la moto a fine gara, è stato arrivare al parco chiuso e vedere la felicità della squadra. Come ha detto Aleix, tre anni fa stavamo parlando nel suo motorhome e non ero sicuro di farlo perché era difficile fare una scommessa come questa, ma alla fine ho scommesso su me stesso e sull’Aprilia. Ovviamente Aleix ha avuto un grosso peso, perché due buoni piloti possono fare di più di uno ed è ciò che stiamo facendo. In Austria abbiamo pressato l’azienda per avere qualcosa per le partenze e hanno avuto un’ottima risposta. Passo dopo passo penso che possiamo sognare ed è bellissimo - ha sottolineato il pilota iberico - Dobbiamo goderci il presente e questo momento. Sarà difficile farlo ancora, ma dobbiamo festeggiare ed essere molto orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. Dobbiamo ricordarci che questi momenti vanno e vengono e goderceli”.

Uno dei momenti che nessuno potrà dimenticare è certamente l’inedita esultanza dei due piloti della Casa veneta, che sono scambiati le loro RS-GP per rientrare al parco chiuso.

“Non sapevo potessimo farlo, per questo ero un po’ titubante all’inizio. La sua moto è troppo buona per me - ha raccontato Vinales scherzando - Voglio che le persone capiscano che un pilota in questo sport deve sentire di avere valore e in questa squadra sento di avere valore e rispetto ed è molto importante, perché non sono stato trattato bene in passato. Avere questo tipo di sensazioni con la squadra mi ha fatto sentire realizzato oggi, questo è il miglior giorno della mia vita nel motociclismo. Penso che festeggeremo ancora di più se saremo in lotta per il titolo”.

Pur avendo condotto la gara per quasi due terzi della sua durata, il 28enne si è dovuto arrendere nel finale al gran passo del suo compagno di squadra, vero e proprio dominatore del fine settimana con due vittorie. Pur alle prese con qualche problema all’anteriore, “Top Gun” preferisce non cercare scuse e rendere onore alla grande prestazione di Aleix.

Il primo problema era che era veramente veloce, il secondo è stata la mia gomma anteriore. Era distrutta, ma non è una scusa. Un’altra Aprilia è davanti, quindi dobbiamo capire dove ha fatto la differenza. Sappiamo che Aleix è molto forte su questa pista e che siamo migliorati. Penso avremo dei bei momenti nelle prossime trasferte” ha affermato Vinales, primo pilota a ricevere un warning per aver infranto il limite minimo di pressione dello pneumatico anteriore.

“Avete visto che non ha aiutato perché alla fine la mia gomma era distrutta. Però il regolamento è questo e ho ricevuto un warning. Non importa, quello che conta è che lo facciamo per la sicurezza. È strano perché non avevo nessun allarme, forse c’era qualcosa con il sensore. Staremo a vedere, ma è sempre bello essere il primo - ha ironizzato il pilota Aprilia - Non so quale fosse la mia pressione a inizio gara. Non ho visto nessun allarme. Non ho chiesto la pressione perché credo ciecamente nei miei tecnici e nel mio capotecnico, quindi non chiedo mai. So che la pressione è la migliore ogni volta che vado in pista”.

Non tutto però è stato roseo in questa domenica catalana, nella quale non è mancato un grosso spavento per il maxi incidente innescato da Enea Bastianini in Curva 1 e per il violento highside con investimento di Francesco Bagnaia, che hanno portato all’esposizione della bandiera rossa.

“Ero terzo in quel momento con Jorge e penso che abbiamo visto chiaramente entrambi ciò che è successo - ha ammesso Maverick, raccontando la dinamica dell’incidente di Pecco - È stato piuttosto spaventoso a dire il vero, perché la prima cosa che fai è cercare di evitarlo, ma poi pensi che si trovava in mezzo. Avevo delle brutte sensazioni. Quando sono rientrato ai box ho visto dei commissari che dicevano che stava bene e mi sono calmato un po’, ma ero davvero spaventato. Sono davvero contento che stia bene”.

Parlando della carambola al via, invece, Vinales ha spiegato perché non ritiene che modificare il tracciato del layout possa evitare il ripetersi di episodi simili.

“Penso che non cambi nulla, perché abbiamo visto cosa è successo anche in Austria. Bisogna avere chiaro dove si frena e in questo caso un pilota ha frenato un po’ troppo tardi e poi chiaramente non aveva più spazio - ha affermato - Credo non abbia nulla a che vedere con il layout”.

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