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SBK, Redding: “In BMW ci sono stati dei cambiamenti che ci servivano da tempo”

“La moto sta migliorando e pensavo di poter salire sul podio, ma Toprak e Petrucci hanno fatto la differenza dopo avermi superato. Le bandiere gialle? Trovo ingiusto cancellare i tempi in qualifica”

SBK: Redding: “In BMW ci sono stati dei cambiamenti che ci servivano da tempo”

Così come Donington, anche Most si è confermata una pista amica di Scott Redding e della BMW, arrivati a un passo dal podio in una pazza Gara 1. Una corsa tutta in rimonta per il pilota britannico, scattato dalla pit-lane dopo aver deciso in corso d’opera di montare le gomme intermedie.“È stato un po’ un azzardo, ma nel giro di ricognizione ho visto che i piloti con le intermedie non erano tanto più lenti di me con quelle da bagnato, quindi ho deciso di montarle subito piuttosto che dovermi fermare due giri dopo per fare il pit stop” ha spiegato Redding, che per un po’ ha accarezzato l’idea di poter chiudere tra i primi tre classificati.

Con il walzer dei pit stop e qualche sorpasso ben assestato, il pilota BMW si è trovato catapultato in seconda posizione nelle prime fasi di gara, ma si è poi dovuto arrendere al rientro di Razgatlioglu e Petrucci, saliti sul podio insieme a Rea.

“Pensavo che il podio sarebbe stato alla mia portata, ma credo che Toprak e Petrucci abbiano cambiato qualcosa quando mi hanno superato di nuovo, perché le condizioni della pista non erano cambiate. C’era una curva bagnata in cui azzardavo per fare il tempo ed era ancora uguale - ha raccontato Scott - Mi sono chiesto cosa sia successo, perché andavano mezzo secondo più veloci dopo avermi superato. La sensazione è che fossi un po’ al limite con le gomme, ma diminuire il controllo di trazione mi ha aiutato un po’ con i tempi negli ultimi passaggi”. 

Sebbene la sua gestione degli pneumatici non sia stata proprio perfetta, il pilota BMW può essere soddisfatto per il risultato della sua corsa.

“Ho cercato di salvaguardare un po’ le intermedie, perché non sapevo cosa sarebbe successo negli ultimi 5 o 6 giri e ho pensato che sarei riuscito a tenermi qualcosa per il finale se fossi rimasto calmo, ma è stato difficile riavvicinarmi dopo che mi hanno superato - ha spiegato il 30enne - Non ho corso tanto con queste gomme e penso che sia stata l’esperienza di Toprak a fargli fare quello step, mentre la Ducati sappiamo che fa funzionare bene gli pneumatici e magari è per questo che Petrucci aveva qualcosa in più. O forse hanno semplicemente consumato di più gli pneumatici e, a differenza mia, si sono ritrovati con delle slick a fine gara. Ho cercato di mantenere la posizione e guardarmi le spalle da quelli dietro, poi Locatelli mi ha superato ma è andato un po’ in crisi di gomme, così abbiamo lottato un po’ e sono riuscito a gestire la situazione. Partendo dalla pit-lane non è andata male”.

Come lo scorso anno, le cose sembrano aver iniziato a girare nel verso giusto dopo Donington e il britannico pare sempre più convinto di voler continuare la sua avventura in BMW, sebbene l’atteso annuncio non sia ancora arrivato.

Ci sono stati diversi cambiamenti per il meglio in BMW nelle ultime settimane. È ciò di cui avremmo avuto bisogno già l’anno scorso, ma sono stati rimandati. Così è stato difficile fare dei passi avanti, per questo ho detto che la moto era molto simile a inizio anno - ha chiosato Redding - La moto sta migliorando e credo che abbia del potenziale, ci serve solo il giusto pacchetto”.

Critico in merito alla sicurezza del tracciato nelle passate edizioni, Scott non ha trovato particolarmente pericoloso l’asfalto bagnato di Most, ma ha sollevato più di una perplessità sulla questione delle bandiere gialle in qualifica.

“Non ho pensato molto alla sicurezza all’inizio a dire il vero, ero più concentrato sul fatto che la mia gara era stata compromessa dalla posizione di partenza. Per me l’unico punto pericoloso è la Curva 13, poi il resto non è così male” ha affermato il pilota BMW che, anche se non avesse cambiato le gomme prima del via, sarebbe dovuto scattare 15° per la cancellazione del suo miglior giro di qualifica. 

“È quel che è, non c’è nulla che possiamo cambiare. Nel giro che mi hanno cancellato, ad esempio, la luce che indica la bandiera gialla era spenta prima che entrassi in curva, ma mi hanno penalizzato comunque perché hanno detto che fa fede il settore e c’era bandiera gialla nella curva precedente. Penso che gli altri piloti penalizzati abbiano spinto comunque - ha commentato Redding - Non è che faccia una grande differenza in termini di sicurezza, è semplicemente frustrante per tutti, perché c’erano bandiere gialle ovunque. Secondo me non dovrebbero cancellare i tempi in qualifica quando non ci sono grossi incidenti o situazioni di pericolo, che richiedono una doppia bandiera gialla. Se qualcuno scivola o va largo in una delle prime curve viene cancellato il giro a tutti e non lo trovo corretto in qualifica, perché è determinante per le prime due gare. Io ero 10°, ma dovrò partire 15°”.

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