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SBK, Rinaldi deluso: “Siamo veloci ma abbiamo raccolto poco o niente”

“Sapevo di avere un buon passo a Mandalika e in Gara 2 avrei potuto vincere se non ci fosse stata la bandiera rossa. Sono arrabbiato, ma non mi arrendo. Sono più veloce e più forte rispetto allo scorso anno e so che arriverà il mio momento”

SBK: Rinaldi deluso: “Siamo veloci ma abbiamo raccolto poco o niente”

Si era aperto sotto ai migliori auspici il fine settimana a Mandalika di Michael Ruben Rinaldi, l’ uomo più veloce del venerdì. Invece, tra errori e sfortuna, il portacolori del team Aruba.it Racing Ducati non è riuscito a capitalizzare la sua velocità, mettendo in cascina solo 16 punti, frutto di un quarto posto in Gara 2 e di un settimo in Superpole Race.“Non è stato un weekend fortunato per me. Sono arrabbiato perché ieri ho commesso un errore e sono caduto, mentre oggi mi ero detto che non potendo cambiare il passato avrei dovuto spingere e vedere come andava, perché in prova avevamo dimostrato di essere forti” ha raccontato Michael, dispiaciuto per aver visto sfumare la sua prima vittoria stagionale.

I problemi per il riminese sono iniziati già a partire dalla gara sprint, in cui non è riuscito a sfruttare tutto il suo potenziale:“È stata una domenica un po’ particolare, perché nei primi due giri della Superpole Race ho avuto problemi con l’energy brake, sono andato lungo due volte e anche se poi sono riuscito a sistemarlo e giravo come il terzo, ormai era troppo tardi e avevo perso troppi secondi - ha chiosato il 27enne - Sapevo di avere un buon passo perché l’abbiamo dimostrato anche venerdì e, dopo la caduta di ieri per via del mio errore da principiante in Curva 1, ero convinto di poter fare una bella gara.

Sensazioni confermate in Gara 2, in cui tutto sembrava andare per il meglio fino all’esposizione della seconda bandiera rossa di giornata, che ha completamente cambiato aspetto alla gara di Rinaldi.

“Sono partito abbastanza bene in Gara 2. Poi ho iniziato a sorpassare degli altri piloti, mi sentivo molto bene in sella, non stavo esagerando e sono riuscito a prendere anche del distacco. Avevo 2”5 di vantaggio quando ho visto la bandiera rossa. La cosa importante è che nessuno si sia fatto male, però mi è dispiaciuto perché avevo un buon margine, stavo guadagnando ancora e penso che avrei potuto vincere la gara. Il problema è stato che alla ripartenza abbiamo montato tutti gomma usata e io questo weekend soffrivo con le coperture usate, perché dopo qualche giro mi crollava l’anteriore ed è proprio così che è andata. All’inizio mi sentivo bene e ho ripreso 1”5 di vantaggio sul secondo, poi l’anteriore ha cominciato a crollare e mi hanno ripreso” ha raccontato il ducatista, che fino a poche curve dalla fine credeva di avere comunque in tasca il secondo posto. 

“All’ultimo giro ho provato solo a non cadere, perché volevo portare a casa la moto. Conoscevo il limite visto che stamattina sono caduto quando la gomma è calata, ed ero quasi riuscito ad arrivare secondo, ma per non cadere in Curva 10 sono dovuto andare lungo e Toprak e Vierge mi hanno passato - ha spiegato - Sono un po’ deluso perché abbiamo dimostrato di avere la velocità, ma abbiamo raccolto poco o niente. La velocità c’è. Dobbiamo solo stare un po’ più calmi e lavorare meglio per salvaguardare le gomme. Possiamo fare un buon campionato”. 

Sebbene il suo digiuno di vittorie inizi a farsi sempre più importante, l’italo-venezuelano non perde di vista le cose buone fatte fin qui. Ed è proprio da queste che punta a ripartire per tornare a essere della partita tra poco più di un mese, quando il Mondiale arriverà in Europa per la tappa di Assen.

“Certamente non mi arrendo, altrimenti sarei finito. Il mio team, la mia famiglia e tutti quanti contano su di me e attraverserò questo momento. Devo solo lavorare sodo - ha affermato Rinaldi - Mi sento più veloce e più forte rispetto allo scorso anno e penso che a un certo punto tutto si allineerà e arriverà il mio momento”.

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