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SBK, Barcellona: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Pioggia, moto che si rompono, caos e incidenti: un tranquillo weekend di paura al Montmelò tinto di Rosso con un Mondiale in bilico

SBK: Barcellona: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Questo Mondiale Superbike ci sta davvero tenendo con il cuore in gola. A Barcellona è andato infatti in scena un nuovo capitolo della saga che ha visto Toprak Razgatlioglu e Johnny Rea chiamati al confronto. I protagonisti più attesi erano loro: peccato che i riflettori se li siano presi in gran parte Scott Redding e Michael Rinaldi, i quale hanno pensato bene di dividersi il bottino.

Tre gare emozionanti e avvincenti dove servirà ancora del tempo prima che l’ultima parola venga pronunciata su questo 2021. Rea che guida oltre i limiti della sua moto per cercare di rimanere agganciato a Toprak, il quale non riesce ad andare in fuga per la gloria. È un po’ questo il leitmotiv del Campionato quando entriamo nella fase cruciale del trittico.  

IL BELLO – Ducati Bestiale: a Misano e a Barcellona, proprio così! Questo weekend la Casa di Borgo Panigale ha fatto la caccia grossa. Merito di Pecco Bagnaia in Riviera, ma soprattutto di Scott Redding e Michael Rinaldi al Montmelò, i quali hanno portato il rosso a brillare sul gradino più alto del podio. Serviva una reazione dopo una Magny-Cours incolore e la risposta è arrivata puntuale. Speriamo che questa sia la strada giusta da seguire per il finale di stagione.  

IL BRUTTO – Johnny Rea non molla mezzo centimetro e le sta provando tutte pur di rimanere agganciato a Toprak per portare a casa il settimo titolo iridato. Lo sta facendo con una Kawasaki che fatica a mantenere il passo della concorrenza. A parte quella del Cannibale, andate a vedervi il rendimento delle altre ZX-10RR, costantemente opache e lontane dalla bagarre dei migliori. È tutta una questione di giri? 

IL CATTIVO – In parte colpevole, in parte sfortunato. Ci dispiace non poco per quanto sia accaduto a Lucas Mahias, un pilota sempre corretto nei confronti degli altri piloti. A Barcellona però non è andata nel verso giusto, tanto da causare ben due bandiere rosse. Prima ha centrato l’incolpevole Davies, spedendolo in Ospedale, in seguito si è ritrovato Sykes in piena traiettoria, travolgendolo incolpevolmente con la sua Kawasaki. Speriamo che questo brutto periodo possa passare in fretta per il francese.  

LA CONFERMA – La Moto2 lo aspetta, ma a quanto pare lui vuole lasciare un bel ricordo al paddock delle derivate. Dopo Magny-Cours ecco arrivare il successo nella gara di casa a Barcellona. Meglio di così non poteva andare per Manuel Gonzalez, semplicemente protagonista.

LA DELUSIONE – Visto quanto fatto da Alvaro Bautista, addirittura a podio nella Superpole Race, ci si aspettava sicuramente qualcosa di più da parte di Leon Haslam. Invece il portacolori Honda è stato protagonista di un weekend anonimo, dove si è ritrovato a duellare con la propria CBR, chiudendo lontano dai migliori. Nel mentre il suo rinnovo con HRC tarda ad arrivare e Vierge pare candidato a soffiarglielo.

L’ERRORE – Il team Evan Bros ha svolto un flag to flag a dir poco perfetto in Gara 1, tanto da aver consentito ad Odendaal di tornare in pista velocemente. Peccato che il regolamento dica sia necessario rispettare un tempo minimo di 1 minuto e 20 secondi al box. La squadra non ha osservato la regola e oltre al danno ecco pure la beffa.  

LA SORPRESAAxel Bassani ha regalato al team Motocorsa il primo podio in SBK, mentre Randy Krummenacher la prima vittoria a CM in SSP. Due belle immagini ci portiamo via da Barcellona  in particolare per quanto riguarda il pilota veneto, capace di rilanciarsi nonostante i dubbi e le perplessità di molti di inizio stagione.

IL SORPASSO – È un Mondiale serrato, combattuto, ricco di sorpassi e controsorpassi. Anche a Barcellona Toprak e Rea non si sono sottotratti allo spettacolo: a voi la scelta del più bello!  

LA CURIOSITA’ – Tralasciando le Superpole Race, questo è il quarto round consecutivo dove Rea non vince una gara. Uno score del genere non accadeva dall’inizio del 2019, quando Bautista e la Ducati dominarono da Phillip Island fino ad Assen.

IO L’AVEVO DETTO – Rinaldi dopo Gara 1 sabato: “Con l’asciutto mi sarei giocato la vittoria”. A quanto pare il romagnolo è una sorta di veggente, dato che 24 ore più tardi le sue parole hanno trovato fondamento.

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