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SBK, Superbike: l’anno che verrà tra rottamazioni, scontenti e volti nuovi  

LA SITUAZIONE – Nel 2021 solo due squadre hanno confermato i propri piloti, mentre sono quasi dieci le new entry nella top class con un ultimo dubbio

SBK: Superbike: l’anno che verrà tra rottamazioni, scontenti e volti nuovi  

La Superbike inizia a scaldare i motori in vista della nuova stagione, che come ben sappiamo scatterà soltanto a fine aprile sulla pista di Assen. Fino allo scorso anno eravamo abituati a volare in Australia per il via del Campionato a febbraio, quest’anno invece il COVID ha cambiato le carte in tavola, tanto da rimandare di ben due mesi l’inizio del Mondiale.

Per le derivate il 2021 è senza dubbio l’anno dei cambiamenti, tanto che squadre e piloti hanno deciso di cambiare. C’è chi infatti ha salutato il paddock delle derivate, come Baz, Forés e Scheib, dirigendosi verso nuovi lidi, chi invece ha appeso il casco al chiodo come nel caso di Camier e Melandri, e chi ha ancora è alla ricerca di certezze, come ad esempio Tati Mercado, contattato da Moriwaki.

Sta di fatto, che tra dubbi e interrogativi, ci sono solo due conferme in questo Mondiale. La prima è la Kawasaki, che ha deciso di ripartire da Rea e Lowes. Da una parte la certezza del Cannibale, dall’altra invece il pilota britannico, chiamato a recuperare dal recente infortunio alla clavicola in modo da essere pronto per quando si spegnerà il semaforo verde. Oltre a KRT, ha voluto proseguire sulla strada imboccata la Honda, la quale ha pensato bene di rinnovare la propria fiducia in Bautista e Haslam.

Questo per quando riguarda il discorso conferme. Già, perché al tempo stesso non mancano quei team che hanno pensato di cambiare a metà. È il caso di Aruba con Rinaldi al posto di Davies, oppure di Yamaha con Locatelli subentrato a van der Mark con quest’ultimo accasatosi in BMW a raccogliere il testimone lasciato da Laverty.

Questo è il quadro generale dei team ufficiali, in seguito possiamo poi aprire il discorso legato a quelli indipendenti, dove è stato messo in atto un vero e proprio rinnovamento. È il caso di Puccetti, che ha deciso di ripartire da Mahias oppure di Orelac, che ha riposto fiducia nelle qualità di Isaac Vinales, cugino di Maverick. E che dire poi di Lucio Pedercini, il quale ha pensato bene di raddoppiare il numero di piloti con la coppia Cresson-Cavalieri.

Volgendo invece lo sguardo in casa Ducati, c’è la new entry Tito Rabat in Barni, alla quale si accompagna Axel Bassani in Motocorsa. Lo spagnolo e l’italiano sono solo due dei volti nuovi annunciati fino ad ora. Già, perché all’elenco si aggiunge anche Nozane, impegnato con la Yamaha di GRT al fianco di Gerloff, senza scordarsi di Folger, da quest’anno presente a tutto il Mondiale come il collega Ponsson, impegnato con la Yamaha del team Gil Motor.

Sarà questa la Superbike che ci prepariamo ad accogliere in Olanda. Al momento c’è ancora un dubbio da risolvere: si chiama MIE, ovvero il team satellite Honda di Midori Moriwaki. La manager giapponese ha sondato la pista che porta a Tati Mercado, ma l’affare non si è ancora concretizzato. Mentre resta in standby Takahashi. In merito alla questione, rimaniamo in attesa.   

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