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SBK, Shaun Muir: “Per BMW sarà complicato gestire Sykes e Laverty”

“La scelta dopo Portimao. Van der Mark? Non abbiamo voluto perdere tempo. La BMW? Crediamo di aver chiuso il gap in gara”

SBK: Shaun Muir: “Per BMW sarà complicato gestire Sykes e Laverty”

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È una delle squadre che è stata al centro del mercato nelle ultime settimane. Stiamo parlando della BMW, che per il 2021 ha deciso di puntare su Michael van der Mark. Da una parte c’è il mercato a catturare i riflettori, dall’altra l’attenzione verso il ritorno in pista.

Il prossimo 2 agosto si rialzerà il sipario sul Mondiale e la Casa di Monaco non vuole certo recitare la parte di spettatrice. C’è infatti fiducia e allo stesso tempo consapevolezza da parte del patron del team, ovvero Shaun Muir, che dopo i test di Barcellona guarda con positività all’orizzonte.   

“I test al Montmelò sono stati perfetti per noi – ha esordito Shaun – nelle scorse settimane avevamo girato al Lausitzring e questo è stato d’aiuto per il nostro team. Siamo quindi arrivati a Barcellona con poche novità, focalizzandoci principalmente sull’elettronica. Personalmente siamo molto felici del lavoro svolto, non solo per il giro secco, ma anche per il passo gara. Proprio questo secondo aspetto rappresentava una delle priorità per tutti noi”.

Shaun, ad oggi l’unica tappa disputata è Phillip Island. In quell’occasione la vostra moto soffrì l’usura dello pneumatico posteriore, come già accaduto in altre occasione. 

“Esatto, quello è stato senza dubbio l’aspetto principale su cui ci stiamo concentrando in vista della ripartenza. In questi mesi abbiamo lavorato su ogni tipo di area, principalmente telaio e l’elettronica. Sul giro secco siamo competitivi, ma sono convinto che dopo il lavoro svolto abbiamo chiuso quel gap esistente e, allo stesso tempo, abbiamo le carte per replicare in gara le prestazioni mostrate in qualifica”.

Che BMW dovremo aspettarci a Jerez?  

“Una moto molto più bilanciata rispetto a prima e mi immagino competitiva, capace di lottare per il podio. Abbiamo due piloti come Tom e Eugene, che in questi test hanno svolto un gran lavoro. Tom ha fatto vedere cose molto interessanti, così come Eugene, che ha dimostrato di essere costante sul passo gara. Ricordiamo che ad oggi lui ha disputato una sola gara con la nostra moto, dato che non ha preso parte alla domenica di Phillip Island per l’incidente nel warmup”.

Quando deciderete chi confermare tra i due?

“Dopo Portimao, ovvero prima delle due tappe di Aragon, questo è quanto ho detto alla Casa. Non sarà facile gestire entrambi i piloti in una situazione del genere. La giudico una situazione complicata, ma aver preso un nuovo pilota comporta questa scelta difficile”.

Shaun, una battuta su van der Mark. Come mai avete scelto lui e quando è nata l’idea?

“Questa idea è nata subito dopo l’Australia, consapevoli che c’erano alcuni piloti in scadenza di contratto a fine stagione. La nostra priorità era Michael, non abbiamo valutato altre alternative. Lui è un pilota giovane, veloce, con molte qualità e capace di vincere o almeno essere sul podio come dimostrato in passato. Nel momento in cui abbiamo capito che il COVID-19 potesse essere un grosso problema è stata immediata la scelta di intervenire sul mercato, in particolare con l’occhio rivolto a quelli che sarebbero stati i budget futuri. Siamo entusiasti che abbia sposato il nostro progetto e fiducioso di ottenere con lui dei risultati”.

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