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SBK, Suzuka: beffa Kawasaki, Rea cade a un minuto dalla fine, è trionfo Yamaha

UPDATED La Kawasaki presenta ricorso e lo vince, portando a casa a tavolino il successo nella 42^ edizione della 8 Ore del Sol Levante

SBK: Suzuka: beffa Kawasaki, Rea cade a un minuto dalla fine, è trionfo Yamaha

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Erano anni che non si vedeva una 8 Ore di Suzuka così combattuta. Chi ha deciso di puntare le lancette alle ore 4:30 non è rimasto certo deluso della propria scelta. Già, perché la tappa conclusiva del Sol Levante ha tenuto addetti ai lavori e appassionati incollati a monitor e televisori, dal momento che la corsa si è decisa soltanto all’ultimo minuto.

Johnny Rea e la Kawasaki avevano infatti la vittoria in pugno, invece il Cannibale ha gettato tutto al vento a causa di una scivolata per l’olio lasciato in pista dalla Suzuki SERT di Masson. Una pugnalata da incassare per la Casa di Akashi, che sognava un trionfo che ormai era cosa fatta. Invece, il sogno si è trasformato in incubo proprio sul più bello.

Ad approfittare del colpo di scena è stata la Yamaha, che partiva dalla pole con l’obiettivo di mettere nel mirino il quinto trionfo all’Ottovolante. Una gara tutta alla rincorsa per Nakasuga, Lowes e van der Mark, i quali hanno faticato a tenere il passo di una Honda che sembrava avere una marcia in più con Takahashi.

Il pilota giapponese e la sua Fireblade erano pronti a sbaragliare i rivali, ma non avevano fatto i conti con Johnny Rea e la Kawasaki. Ogni volta che è entrato in pista per dare il cambio ai compagni, Johnny è sempre riuscito ad annullare il gap dalla vetta. Lo è stato anche in occasione dell’ultimo stint di gara, quando il quattro volte iridato ha affrontato l'ultima ora di gara con un gap superiore ai tre secondi dal portacolori HRC.

A Rea sono però bastate meno di quattro tornate per annullare il gap e scalzare dal trono il nipponico, autore di un doppio stint senza concedere il cambio a Bradl. È in quel momento che sembrava essersi decisa la 42^ edizione della Ore di Suzuka, invece ecco il dramma finale con Rea che finisce a terra su una macchia d’olio lasciata dalla Suzuki di Masson. A seguito dell’incidente immediata giunge l’esposizione della bandiera rossa, che regala il successo alla Yamaha. Già, perchè Rea avrebbe dovuto riportare la propria moto al box entro cinque minuti per ottenere il successo, invece non è riuscito. Lowes ringrazia quindi del regalo, precedendo al traguardo la Honda di Takahashi, che nell'ultima ora ha perso il passo per rimanere incollata alla vetta, tanto da essere addirittura sopravanzata dalla R1 del britannico. 

In questo finale ricco di colpi di scena sale sul podio la Honda FCC TSR. Una prestazione da incorniciare per i francesi, primo team indipendente al traguardo sulla pista nipponica. Allo stesso tempo non manca però il rammarico per i transalpini, che non riescono a confermare il titolo vinto un anno fa proprio a Suzuka. A trionfare nella stagione 2018-2019 del Mondiale Endurance è infatti la Kawasaki SRC, grazie alla rottura della Suzuki che ha gettato all’aria le speranze iridate. 

Per quanto riguarda gli italiani, da registrare il sesto posto della Yamaha con i colori YART di Niccolò Canepa. A vedere dal risultato nella terra del Sol Levante c’è da mangiarsi le mani per quel black out di Oschersleben.

ULTIMORA - A seguito della decisione della direzione gara di attribuire la vittoria alla Yamaha, la Kawasaki ha presentato ricorso, ottenendo la ragione. Rea, Razgatlioglu e Haslam conquistano così il successo alla 42^ edizione della 8 Ore di Suzuka

 

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