Stoner: voglio vincere da papà

Casey a -15 giorni dal lieto evento. Pedrosa: "in pista non ho paura di nessuno"


Il campione del mondo arriva alla presentazione della squadra con il sorriso sulle labbra, non è solo il numero 1 sulla carena della sua Honda a renderlo felice, ma soprattutto il fatto che tra poco sarà padre. “Mancano ancora due settimane, ma sono pronto” dice visibilmente emozionato Casey Stoner a Sepang, pensando alla moglie Adriana che lo aspetta in Svizzera, dove ha l'australiano ha il suo campo base europeo. "Mi piace stare in montagna, posso sciare, andare sullo snowboard e allenarmi al meglio". Il passaggio dai motori di 800 cc a quelli di 1000 non sarà la sola grande novità del 2012 quindi: “so che mia figlia mi stravolgerà la vita, ma non vedo l’ora che accada. Voglio essere un padre molto attivo – continua – abbiamo già anche deciso il nome, ma non ve lo dico, sarà una sorpresa”.

Nell’attesa di impegnarsi con pappette e pannolini, Casey domani salirà nuovamente sulla RC213V, leggermente modificata nel telaio rispetto a quella che aveva guidato a Valencia a novembre. “Questa moto mi ha subito impressionato favorevolmente, ha un’erogazione di potenza più morbida rispetto alla 800 ed è più facile da guidare sotto molti aspettiForse poremo usare un po' meno elettronica, perché la maggiore coppia in basso aiuta a uscire dalle curve anche usando una marcia in più.Non si discosta comunque molto come comportamenti dalla RC212V, non impone di rivoluzionare il proprio stile di guida. E' vero che si derapa di più ma alla fine per essere veloci bisogna sempre cercare di tenere la moto più composta possibile” dice l’australiano, preoccupato solo dal chattering che si è presentato nelle ultime prove. “Abbiamo cercato di capire come risolverlo, siamo intervenuti sulla gestione del freno motore, sulla pressione degli pneumatici, ma senza risultati –  spiega – Si è presentato per la prima volta a Brno quando abbiamo provato le nuove gomme portate dalla Bridgestone e non ci ha più abbandonato”.

Una sbavatura su un quadro comunque incoraggiante, con la nuova mille che si è dimostrata subito più veloce della vecchia 800. “Non chiedetemi di fare pronostici su di me o sugli altri – si schermisce Stoner – quest’anno si riparte tutti da zero con le nuove moto, bisogna lavorare molto e cercare di risolvere tutti i problemi in questi test invernali che sono importantissimi, poi vedremo. E' meglio non partire subito con troppa sicurezza altrimenti se qualcosa va storto poi rischi di risentirene il doppio, preferisco fare un passo alla volta e stare a vedere cosa succede”.

Potrebbe essere comunque un Mondiale a tre come quello dello scorso anno, con Pedrosa e Lorenzo a contendergli la vittoria finale e poi c’è l’incognita Rossi. “Il vero livello lo vedremo alla prima gara, per adesso non escludo nessuno, le sorprese sono sempre dietro l’angolo in questo sport. Spero che Valentino migliori i propri risultati, abbiamo bisogno di gente come lui che lotti davanti, è al secondo anno con la Ducati e sono sicuro che farà dei passi avanti” conclude.

Chi conta molto sulla nuova moto è Dani Pedrosa, per la prima volta dopo tanti non alle prese con le conseguenze di qualche infortunio. “Sono finalmente al 100% – dichiara sorridendo – e le vacanze invernali mi hanno fatto bene, le ho passate tra le montagne della Svizzera e il sole delle Canarie”. Il morale è quindi molto alto: “mi sento motivato e con una gran voglia di risalire in moto – ammette lo spagnolo – adesso l’importante è lavorare bene e risolvere i problemi della moto, soprattutto il chattering”.

Chi ben comincia è a metà dell’opera: “è quello che voglio fare e soprattutto spero di avere più fortuna quest’anno – continua Dani – Ci sono ancora tante cose da scoprire, come vanno le nuove gomme, il nuovo telaio, bisogna rimanere concentrati”. Per la stagione il primo nemico l’avrà in squadra mentre il secondo sarà un suo connazionale: “non temo né Casey né Lorenzo – dichiara Pedrosa – ci sono tantissimi piloti forti in MotoGP e bisogna fare attenzione a tutti, ma questo non mi spaventa anzi mi dà ancora più motivazioni”.

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