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SBK: Il bello, il brutto e il cattivo

I sorpassi tra Biaggi e Melandri, il "cuore" di Davies, le difficoltà della Suzuki

SBK: SBK: Il bello, il brutto e il cattivo

Un'altra pagina eccezionale della Superbike: si rischia la ripetitività ma per chi ha visto in televisione le due gare di Aragon non può che confermare questa affermazione. E che ci sia un bel duello (anche generazionale) per il titolo tra Max Biaggi e Marco Melandri è altrettanto vero e soprattutto emozionante.

IL BELLO - Oltre allo spettacolo in generale (visto la lotta per il terzo posto?) l'elemento più bello è stato il duello tra Marco Melandri e Max Biaggi. Un confronto ad altissimo livello con azioni (abbastanza) pulite ma soprattutto opera di grandissimi campioni. Biaggi ha guidato come sa fare in gara 1 ed ha amministrato la classifica nella seconda, supportato da un'Aprilia eccezionale. Melandri ha corso con il cuore (e va detto senza retorica) superando qualche limite tecnico che la ancora la sua BMW. Ne vedremo ancora delle belle fino alla fine del campionato.

IL BRUTTO - Questo splendido spettacolo se lo sono goduto, però, soprattutto gli spettatori televisivi, visto che in autodromo c'era pochissime persone. Per il secondo anno consecutivo Aragon si è rivelata una delusione da punto di vista delle presenze. Infront, dopo aver pensato all'America ora dovrà occuparsi della Spagna che, visti i nuovi rapporti con la Dorna e la diminuzione del GP in questo Paese, potrebbe offrire valide alternative.

LA DELUSIONE - La Suzuki non riesce a fare qualcosa di buono in questa stagione. I tempi del team Alstare - solo due anni fa - sono un ricordo. Non basta cambiare team se si vogliono ottenere dei risultati... Un coalizione tra team Crescent e Yoshimura sembrava qualificante ma al momento non si sta rivelando competitiva per il podio. Con un Hopkins che è l'ombra di se stesso ed un Camier (forse) sopravvalutato, il compito è ancora più difficile.

Aragon gara 2LA SORPRESA - Non è più tale, anche se in pochi pensavano che potesse arrivare così velocemente ai vertici. Stiamo parlando di Chaz Davies che dopo una carriera caratterizzata da risultati non eclatanti, ha trovato nel Mondiale Superbike (e prima nella Supersport) il modo di esprimersi al massimo. Senza l'incidente di Phillip Island, il pilota del team ParkinGO sarebbe emerso, forse anche prima di Aragon.

L'ERRORE - Stava lottando per la terza posizione e si è fatto prendere la mano. Ayrton Badovini ha toccato la ruota posteriore di Sykes e sono finiti entrambi a terra. Però si è visto che il biellese di Romagna ha ancora delle carte da giocare come si è visto anche in gara 2.

LA CONFERMA - Si è finalmente "sbloccato" Eugene Laverty e ad Aragon lo abbiamo visto battersi per il podio sul quale è salito in gara 2. La classe c'è come si era visto già lo scorso anno con la Yamaha ed ora sta venendo fuori anche con l'Aprilia. Aiuterà Biaggi, se necessario?

IO L'AVEVO DETTO - Al termine delle prove, Melandri aveva detto "sarà una cosa tra me e Biaggi". Detto, fatto...

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