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MotoGP, Dovizioso: cambio gomme? due giri prima e si poteva vincere

"Non è facile decidere quando si è in testa alla gara e quando vedi la segnalazione dai box ormai è troppo tardi"

Dovizioso: cambio gomme? due giri prima e si poteva vincere

Se c’è qualcuno che dev’essere incazzato, questo sono io”, Dovizioso pronuncia queste parole con leggerezza perché il podio conquistato sul suo bilancio vale più della vittoria mancata. Questo però non lo mette al riparo dalle domande sul perché quel successo per la Ducati rimanga sempre una chimera.

“Siete arrabbiati perché avevate puntato dei soldi su di me? - ride - Una vittoria è sempre bella, ma io sono qui per ottenerla in condizioni normali, quella sarebbe importante. Perdere l’occasione oggi pesa più a voi che a me”.

Però sembrava vicina, magari rientrando prima…
E’ vero che in questi casi cambiare prima le gomme la maggior parte delle volte paga, ma quando sei in pista è diverso. Da fuori è tutto più facile. In quel momento stavo cercando di andare più forte possibile senza distruggere la gomma anteriore e forse non sono stato completamente lucido. Anzi, fino a qualche giro prima non pensavo neanche a fermarmi”.

Il tuo team però ti aveva segnalato già di rientrare…
In verità l’ho fatto quando sono riuscito a leggere la tabella, perché nel giro prima non sono riusciti ad esporla in tempo e non ho potuto leggerla”.

E’ stato un errore?
“Probabilmente, fermandomi un paio di giri prima mi sarei potuto giocare la vittoria. Ma quando la squadra ti dice di rientrare è già troppo tardi, bisogna farlo prima. Quando si è in testa è più facile sbagliare, perché è dura prendere certi rischi. In un certo senso, Marquez, oltre che bravo, è stato fortunato a fare quell’errore. Ha potuto tentare”.

Avevate fatto un piano prima di partire?
Sì, ma con tutte queste variabili, anche di gomme, e non potendo comunicare in corsa, non è facile essere pronti. Dopo avere cambiato moto, non sapevo neppure che gomme montavo”.

Avevi l’intermedia all’anteriore…
Ed è stata una buona scelta, avevo ancora pochi giri da fare e in quelle condizioni non ti serve il sostegno di una slick. Passare dalle gomme da bagnato a quelle da asciutto è difficilissimo, ritrovare la fiducia non è immediato, ti sembra di non sapere guidare nel primo giro”.

Quindi felice del podio?
Sono anche un po’ deluso, ma è un risultato importante in una pista come questa, in cui abbiamo sempre faticato”.

Come giudichi questa prima parte di campionato?
E’ stata sfortunata e disastrosa a livello di punti portati a casa. Però abbiamo un buon potenziale, anche se ci manca qualcosa. In un certo senso, non avere obiettivi iridati, mi permette di concentrarmi sullo sviluppo. E’ quello che faccio io, e sottolineo io. Non serve a niente fare quelle sparate in prove, come fa qualcun altro.

Ogni riferimento ad Andrea Iannone non è casuale.

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