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MotoGP, Domenicali: "Addio alla prima guida. Vogliamo schierare due campioni"

"In passato abbiamo usato una strategia più conservativa, ma non ha funzionato. La lotta interna fa esprimere tutti al massimo e crescere la moto. Marquez? Chi dubitava di lui si sta ricredendo"

MotoGP: Domenicali:

Chi schiererà la Ducati il prossimo anno al fianco di Pecco Bagnaia è l'interrogativo del momento. Un punto di domanda a cui il boss Gigi Dall'Igna ha promesso darà presto una risposta. Per adesso sono in tre a contendersi la sella e difficilmente si inseriranno altri nomi nella lotta.

Ne è convinto anche l'amministratore delegato del marchio Claudio Domenicali che, in occasione della presentazione della Monster dedicata ad Ayrton Senna, non ha nascosto un certo compiacimento per la grande attenzione mediatica che questa decisione sta suscitando. "E' una situazione figlia del grande lavoro che abbiamo fatto - ha affermato -  Anche se siamo consapevoli che qualunque sarà la nostra scelta ci saranno delle critiche, non possiamo sottrarci. Cercheremo di non impegarci troppo per rispetto dei piloti coinvolti".

E proprio in occasione del recente round di Le Mans, uno degli interessati, ovvero Martin ha chiesto esplicitamente al marchio di fare in fretta. Come detto, però non si tratta di una mossa tanto semplice da compiere. La sensazione è che molto probabilmente verrà sacrificato Bastianini e che alla fine sarà un testa a testa tra il portacolori del team Pramac e Marquez.

"E' difficile che Jorge possa fare meglio di ciò che ha fatto finora e Marc sta crescendo in maniera straordinaria. Enea non è in posizione forte in termini di punti, ma in Francia ha fatto una gran gara", ha fatto il quadro della situazione.

Per il 59enne, pur essendoci la paura di scontri fratricidi, con due galletti pronti a darsi battaglia e ad ostacolarsi a vicenda, avere due corridori di primo piano nella scuderia ufficiale, rappresenta in ogni caso un punto di forza.

"La competizione interna è uno stimolo per migliorare anche la moto. In passato abbiamo adottato una strategia diversa, eleggendo un pilota di riferimento, ma non ha dato frutti. Avere entrambe le guide competitive aiuta a mantenere alto il livello. Oggi tutti i nostri ragazzi stanno dando il meglio di loro stessi" , ha evidenziato.

Per concludere non poteva mancare un commento sul l'asso di Cervera, rinato o quasi dopo il passaggio a Borgo Panigale. "Non appena salito sulla Desmosedici è tornato, fugando così i dubbi di chi pensava che non lo avremmo più visto in forma dopo gli incidenti", ha chiosato soddisfatto.

 

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