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MotoGP, Morbidelli: “Quartararo allarmato? Dobbiamo sfruttare ciò che abbiamo”

“Ci sono due Yamaha in seconda e quinta posizione nella combinata. In curva il pilota deve rischiare qualcosina in più sapendo il deficit di velocità massima, i tecnici stanno lavorando per individuare una soluzione che possa risolvere questa situazione in futuro”

MotoGP: Morbidelli: “Quartararo allarmato? Dobbiamo sfruttare ciò che abbiamo”

La terza nonché conclusiva giornata di test ufficiali al Mandalika International Street Circuit ha consentito a Franco Morbidelli di compiere ulteriori passi in avanti alla guida della YZR-M1. Dopo aver abbozzato un primo tentativo di time attack nella giornata di ieri, per sua stessa ammissione, quest’oggi il portacolori Monster Energy Yamaha si è issato in quarta posizione con il crono di 1’31”416, appena davanti all’amico-nemico Francesco Bagnaia e limando di quasi mezzo secondo il best lap personale del day 2.

Devo ancora migliorare il feeling, dopotutto sono salito in sella in buone condizioni soltanto la settimana scorsa in Malesia. Sebbene la moto attuale non si discosti troppo dalla versione 2021, a differenza di quella 2019, questi tre giorni si sono rivelati positivi per cercare la performance ideale. Al contempo abbiamo lavorato molto con gomme usate e sono stato abbastanza veloce. Il punto di partenza è ottimo, ma vedremo direttamente in Qatar a quale livello saremo, ha esordito.

Analizzando la graduatoria odierna, Pol Espargarò e Franco Morbidelli si possono ritenere le vere rivelazioni?

“Dalla MotoGP moderna mi aspetto solo sorprese, penso che sarà una stagione stellare. Pol Espargarò e Fabio Quartararo hanno fatto dei temponi oggi, mentre anche Luca Marini e Alex Rins sono andati veramente forte qui in Indonesia, però la lista può ampliarsi tranquillamente a tanti altri piloti. In ogni caso mi sento soddisfatto del mio riferimento odierno perché è venuto fuori da solo”, ha ammesso.

Come giudichi nel complesso i test svoltisi tra Sepang e Mandalika?

“In questa fase di precampionato purtroppo non abbiamo avuto l’opportunità di fare numerosi assalti al cronometro, appena uno ieri e due oggi. Ci siamo concentrati principalmente sullo studio del comportamento della moto e su come poter migliorare il feeling. Come ho detto in precedenza, la M1 2022 è simile alla 2021, ma differente dalla 2019, quindi abbiamo perso del tempo per trovare una base di lavoro congrua alle mie sensazioni.

Il tuo compagno di squadra si è detto preoccupato per dover guidare la M1 costantemente al limite: come si avvicina Yamaha al GP del Qatar?

“Ce ne sono due in seconda e quinta posizione nella classifica combinata dei tre giorni. Le armi a nostra disposizione ci sono e dobbiamo sfruttarle per quanto possibile, c’è poco da fare. Sebbene non sia il mezzo più performante in termini velocistici, praticamente è il più lento sul rettilineo, annovera altri punti di forza. In curva il pilota deve rischiare qualcosina in più sapendo il deficit di velocità massima. I tecnici stanno lavorando per individuare una soluzione che possa risolvere questa situazione in futuro. Intanto noi daremo il massimo e poi guarderemo dove saremo”, ha puntualizzato.

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