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Sempre nelle parti basse della classifica, i piloti della Honda hanno accolto l'esito finale del round catalano con sensazioni differenti, più speranzoso e ottimista per il futuro Marini, decisamente più critico Mir, complici alcuni novità che non hanno dato i frutti sperati. In realtà non tutto è da buttare perché almeno non hanno terminato come fanalini di coda. L'iberico ha infatti tagliato il traguardo 15esimo, mentre l'italiano 17esimo. Consapevoli entrambi dell'impossibilità di una ripresa miracolosa, anche guardando al prossimo appuntamento in programma la cautela è d'obbligo.
"Devo dire che è stata la mia migliore gara quest’anno - le parole di Luca - Purtroppo, malgrado una buona partenza non sono stato in grado di passare Nakagami. Rispetto a lui avevo un po’ più di ritmo, forse perché stava gestendo la gomma posteriore. Personalmente ho cercato di superarlo per evitare di far surriscaldare pneumatici e motore, ma è stato impossibile, in quanto andava forte sul dritto e staccava bene. Io non sono riuscito a fare altrettanto, anzi ad un certo punto ho cominciato a patire il bloccaggio e da lì sono stato infilato dal mio compagno e da Zarco. Ho provato a rimanere attaccato a loro e a ripassare Johann, ma poi sono andato dritto e mi sono ritrovato in fondo. Per recuperare ho finito la gomma posteriore. Bastano quattro curve a tutta per finirle. Comunque è stata una corsa positiva"
Quel è la sensazione sullo sviluppo della RC213-V?
Stiamo lavorando nella direzione giusta. Anche se gli aggiornamenti non ci hanno permesso di progredire molto, la moto adesso si guida bene. Semplicemente ci manca la prestazione generale".
La mancanza di grip ha penalizzato la RC213 V?
"No, credo sia stato un problema per tutti. L'Aprilia patisce di meno? Sarà, però non ha vinto. Questo è un tracciato che fa emergere le criticità e noi ne abbiamo molte, per cui si soffre, bisogna però guardarla con un occhio positivo e con la consapevolezza che stiamo progredendo. Adesso aspettiamo le novità per fare ulteriori passi avanti".
Il GP di Barcellona può essere stato un buon punto di partenza?
!Assolutamente, la prossima settimana saremo al Mugello, altro circuito con scarsa aderenza. Molto dipenderà dalle temperature, sperando che siano più fresche. Sinceramente credo che se avessi avuto più aria pulita davanti sarei stato più veloce. Nel prossimo weekend penso potremo fare bene, ma solo per la "Coppa Honda", in fondo al gruppo. Se ci inquadrassero più di frequente, anche gli spettatori si divertirebbero. Come mi trovo con la squadra? Benissimo. Nessuna tensione. Sappiamo qual è il pacchetto che abbiamo a disposizione e stiamo dando il massimo per ottenere risultati, anche se oggi non siamo nelle condizioni di lottare davanti come tutti vorremmo”.
Come detto l'ex pilota della Suzuki Joan Mir è stato meno edulcorato e ottimista nella sua analisi.
"Facendo una comparazione con le altre Honda abbiamo sofferto abbastanza, soprattutto in termini di configurazione visto che io e forse anche il mio vicino di box ne avevamo una nuova. E’ stato così tutto il fine settimana e in corsa non è stato diverso. Non riuscivo ad attaccare come negli eventi precedenti, quindi non ho potuto nemmeno restare vicino agli altri. E’ stato davvero frustrante, scivolavo da tutte le parti. Attualmente ci manca la velocità di punta e ciò rende impossibile battagliare. Al Mugello dovrebbe andare meglio perché se è vero che c’è un lungo rettilineo, il grip è migliore. Il Montmelo è invece il peggior scenario che si può trovare. La direzione dello sviluppo? Sta andando verso un progresso nelle curve. Da questo GP esco come se fosse stato fatto un passo indietro", ha concluso.
