Tu sei qui

MotoGP, Bagnaia: "Ho odiato la curva 5, ho sorpasso Martin lì per dimenticarla"

Rotta la maledizione di Barcellona: "ho chiuso il cerchio e mi è piaciuto come ho controllato la gara. Mi sono stufato di perdere punti il sabato, al Mugello non voglio più fare brutte figure"

MotoGP: Bagnaia:

Per Bagnaia, più che una vittoria è stata una liberazione. Pecco aveva un conto aperto con Barcellona, a iniziare da quella curva 5, dove ieri era caduto quando aveva fra le mani la vittoria della Sprint e in cui oggi ha portato il sorpasso decisivo su Marquez. Nel giro d’onore non si è trattenuto e si è vendicato con il gesto dell’ombrello indirizzato a quella curva: uno sfogo per alcuni inappropriato, ma sicuramente sincero. “Ieri ho odiato quella curva, non posso ancora credere di essermi steso al primo giro mentre ero al comando della gara con margine. Ci metto un po’ a sbollire, ma questo mi ha aiutato” può finalmente sorridere dopo una gara a Barcellona il campione del mondo.

Ormai questo GP sembrava essere una maledizione, Grassilli ti ha paragonato a un’esorcista
È finita. Da che corro nel Mondiale, non avevo mai ottenuto risultati qua. Me ne erano successe di tutti i colori, dalla gomma bucata, all’essere steso alla prima curva, fino alla caduta dello scorso anno. Ci voleva, ieri ero caduto andando piano… ci scherzavamo su. Non ci credevo veramente, ma averla chiusa… non si sa mai (ride)”.

Il sorpasso a Martin in quella curva era programmato?
Su Jorge recuperavo tantissimo in tutti gli ingressi di curva, quindi c’erano più punti dove tentare il sorpasso. Però ho visto una possibilità alla 5, sapevo che spingendo in quella curva mi sarei anche tolto dalla testa quello che era successo ieri. Quindi l’ho fatto apposta”.

Sei risorto un’altra volta, devi sempre toccare il fondo per tornare a volare?
Vorrei che si smettesse con questa storia, anche perché il sabato sono sempre veloce e ogni volta succede qualcosa. L’importante è essere veloci e prima o poi finirà questa storia. Anche perché adesso andiamo al Mugello e non voglio fare brutte figure a casa. Sicuramente il campionato si complica con questi sabati, bisogna migliorare”.

Come si reagisce a una gara come quella di ieri?
Riesco a essere molto concentrato sui miei obiettivi. Quando cado o ho un problema posso essere deluso, arrabbiato, nervoso, ma conosco benissimo il mio potenziale. Quando tutto va bene, so che posso lottare per vincere e questo mi aiuta a essere pronto. Anche dopo un brutto sabato, so che posso avere una bella domenica”.

Se non si corressero le Sprint saresti in testa al campionato…
Ma ci sono e devo solo migliorarmi. Nelle ultime 3 ero competitivo, ma due volte sono caduto e un’altra ho avuto un problema con la moto. Ho perso già tanti punti, è qualcosa che devo migliorare e anche la mia squadra mi sta aiutando. Devo solo finirle, è una questione di punti che possono aiutarti alla fine del campionato. Sono stanco di perdere punti gratis il sabato.

Oggi eri sembrato in difficoltà quanto Martin e Acosta ti avevano staccato.
Era facile farsi prendere dal momento e ho provato a seguirli per un giro. Quando però ho capito che, per il mio setup e per il mio stile di guida, stavo spingendo un po’ troppo, ho aspettato. Sapevo che avrei potuto avere un vantaggio negli ultimi giri e così è stato. Ho avuto solo un attimo di paura perché Jorge ci ha messo un po’ a calare, sono rimasto più costante che potevo, ho compensato l’uscita di curva con l’ingresso, mi è piaciuto controllare la gara in quel modo, anche se non è stato facile.

Hai pensato anche tu di usare la gomma morbida come Marquez?
È stata una scelta difficile, perché ieri ero contento della morbida, ero riuscito a gestirla bene. Però oggi c’erano 6° di temperatura in più sull’asfalto e già nella Sprint avevo avuto qualche problema di surriscaldamento e tanti piloti erano caduti. Penso che la media sia stata la scelta giusta, ho tenuto un passo incredibile: ho dato 10 secondi al terzo”.

Siamo arrivati pensando fosse una pista Aprilia, invece ci sono 3 Ducati sul podio.
Quest’anno è stato diverso e credo che le gomme ci abbiano aiutato molto. Già venerdì si era visto che io, Marc e Jorge avevamo un passo competitivo. Credo che nel primo turno di prove Aprilia e KTM fossero più forti perché c’era meno grip, la pista era sporca, ma poi la situazione è migliorata. Non ho cambiato il mio setup, quindi credo che la maggiore differenza dal 2023 siano state le gomme”.

Marquez ha ammesso di avere guardato i tuoi dati per migliorare, fai lo stesso con lui?
A Jerez ho guardato molto i dati di Marc nelle curve a sinistra, alla 7 guadagnava 2 decimi ogni giro, quindi ho cercato di capire come faceva e nella gara di domenica ho provato a imitare il suo stile. Non puoi replicarlo alla perfezione, ma è normale cercare di prendere gli aspetti positivi dei tuoi avversari. Lo faccio anche con Jorge, lui è bravissimo in uscita di curva, riesce ad essere molto stretto al punto di corda e poi rialzare presto la moto, prima di me. Cerchi di adattare il tuo stile guardando quello che fanno gli altri. Il mio punto di forza è la frenata, quello di Martin l’uscita di curva e quello di Marquez l’entrata”.

Fra pochi giorni sarai al Mugello, quanto è importante arrivarci con una vittoria?
Il Mugello è il mio fine settimana preferito, insieme a quello di Misano. È una pista fantastica in cui sono sempre stato veloce, l’anno scorso avevo vinto sia nella Sprint che la domenica. La gara di oggi mi dà sicuramente motivazione”.

Articoli che potrebbero interessarti