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MotoGP, Bagnaia: "Da tanto tempo non mi arrabbiavo così con la mia Ducati"

"Eravamo partiti dalla base dello scorso anno, ma la moto nuova è diversa ed era quasi pericolosi guidarla. Ora sono competitivo. Ducati si è opposta a cambiare il format? Io continuerò a non fare il time attack in FP1"

MotoGP: Bagnaia:

Questa mattina ad Assen Bagnaia sembrava essere salito sulla moto sbagliata. La sua Desmosedici non sembrava più il pennello con cui disegnare traiettorie perfette, ma un toro rosso deciso a disarcionare il suo cavaliere. I due hanno litigato per tutto il primo turno, poi nel pomeriggio è tornato il sereno.

Era da tanto tempo che non mi arrabbiavo così tanto con la mia Ducati - sorride Pecco con la consapevolezza che il peggio è passato - Faticavo tanto e non capivo il perché, la moto si muoveva da pazzi e dopo la prima uscita ero stanchissimo, era impegnativo guidarla, quasi pericoloso. Sono stato preso in contropiede perché pensavo di trovarmi meglio. Poi ci siamo messi al lavoro”.

Come mai tutti quei problemi?
Eravamo partiti dalla base dello scorso anno, perché ero stato molto competitivo, ma la nuova moto è diversa e non ha funzionato. Un po’ come era successo a Jerez, mi è servito un po’ di tempo per essere fra i migliori. Abbiamo trovato la strada e nel pomeriggio sono stato competitivo sia sul passo con la gomma media sia nel time attack, anche se non ho fatto un giro eccelso, posso essere contento del lavoro”.

Cosa hai chiesto alla tua squadra?
Non mi piace quando la moto è così nervosa, la preferisco più stabile, più lunga. Però non puoi averla quando c’è poco grip e devi trovare un’altra direzione, è stato difficile trovare il giusto bilanciamento. Ho chiesto al mio team di avere maggior peso sull’anteriore per avere più carico sulle gomme e siamo riusciti a ottenere un buon assetto. Non mi aspettavo di fare così fatica all’inizio, ma sono contento di essere tornato veloce.

Qual è il tuo livello, prendendo Bezzecchi a rifermento?
Sul passo sono molto veloce, mentre Marco è stato molto bravo sul giro secco, ha avuto qualcosa in più di me. La cosa più importante del venerdì è essere nei primi 10 e ci sono”.

Quanto margine di miglioramento hai?
Ce n’è ancora perché la pista ha meno grip dell’anno scorso ed è probabile migliori coi giorni”.

Il format delle prove non cambierà quest’anno, Ducati si è schierata contro la proposta di non conteggiare le P1 per l’ingresso in Q2 da Silverstone.
Anche se il format non cambierà, continuerò a lavorare come ho fatto oggi. Preferisco non fare il time attack nel primo turno, perché rischi di filtrare i problemi della moto, è meglio continuare a usare le stesse gomme. Logicamente, se c’è pericolo di pioggia nel pomeriggio sei costretto a provare il giro secco, ma altrimenti preferisco continuare così”.

Avevi parlato con i vertici Ducati di questo argomento?
"Conoscono la mia opinione, per me sarebbe meglio che il primo turno fosse di prove libere, ma avremmo anche bisogno di più gomme anteriori”. 

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