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SBK, Aegerter: “Il mio nuovo obiettivo è stare davanti in Superbike”

Il due volte campione della SSP riflette sul 2022 e sulla nuova sfida che lo attende: “Dopo Most, mi hanno detto che sono una brutta persona, ma non penso di esserlo. Credo di aver ottenuto dei risultati eccezionali negli ultimi due anni e di aver meritato il passaggio di categoria”

SBK: Aegerter: “Il mio nuovo obiettivo è stare davanti in Superbike”

Ventisette vittorie, quattro secondi posti e quattro terzi in 44 gare disputate: questi i risultati ottenuti da Dominique Aegerter nelle sue due stagioni in Supersport. Due anni ad altissimo livello, che sono valsi al pilota svizzero due titoli iridati.

“È fantastico quello che abbiamo ottenuto insieme a Ten Kate e Yamaha. Lo scorso anno, quando ho conquistato 10 vittorie, mi aspettavo che sarebbe stato molto, molto difficile ripetermi, invece adesso siamo qui e sono felicissimo di questa stagione. Abbiamo raggiunto dei grandissimi risultati ed è grandioso essere due volte Campione del Mondo” ha ricordato Domi ai microfoni di WorldSBK.com.

Pur essendo stato il vero e proprio mattatore del campionato, con il nuovo record di 17 vittorie conquistate in una stagione, Aegerter non ha dubbi su quali siano stati il momento più alto e il più basso del suo 2022.

“Ci sono stati un sacco di bei momenti, ma certamente Mandalika, quando ho conquistato il titolo, è stato il più felice - ha affermato il 32enne - Baldassarri era davanti a me, è caduto, e il team me l’ha segnalato sulla tabella, ma io non l’ho visto, perché ero in piena lotta. Alla fine ho chiuso quarto e non ero sicuro di dove fosse il Balda, quindi mi sono girato per controllare. Quando ho visto mio fratello e il Team Manager venire verso di me in pista, per darmi il casco speciale, ho saputo di essere Campione del Mondo”.

Una sensazione ben diversa da quella provata in Repubblica Ceca, dove il campione in carica ha rischiato di compromettere l’intera stagione, per via del comportamento antisportivo tenuto dopo l’incidente occorso in Gara 1.

“Il momento peggiore è stato senza dubbio quando sono stato sbattuto fuori a Most dopo 300 metri e non ho potuto prendere parte alla gara di domenica. Quello è stato un weekend da dimenticare - ha chiosato Aegerter - Ero molto deluso per essere stato steso alla prima curva e ho reagito in maniera sbagliata. Ho commesso un errore in quel momento. Alcuni hanno detto che sono una brutta persona e mi scuso con loro, ma non penso di essere una cattiva persona, perché tutti possono sbagliare. Ci siamo concentrati di nuovo dopo quello che è successo e abbiamo recuperato i quindici punti che avevamo perso lì”.

Chissà se, senza la reazione di Most, l’elvetico avrebbe potuto ritoccare ulteriormente il primato di vittorie stagionali che apparteneva ad Andrea Locatelli...

“È piacevole riscrivere un record, leggerlo sui giornali o sentirmi fare delle domande a riguardo dai giornalisti. È bello conquistare questo storico risultato, ma la cosa più importante per me è vincere il campionato - puntualizza Dominique - Quindi, anche se arrivassi quarto o quinto ma vincessi il titolo, sarebbe l’aspetto più importante”.

Dominata la Supersport, il pilota nato a Rohrbach è pronto per dare inizio a una nuova fase della sua carriera, salendo di categoria.

“Sono molto felice di passare in Superbike - ha ammesso - Ho ottenuto un contratto factory con Yamaha Europe e sono molto contento di fare il salto di categoria. Penso di essermelo meritato e di aver ottenuto dei risultati eccezionali in questi ultimi due anni. Mi unisco al team GYRT con Remy Gardner e penso saremo una squadra forte, con un buono staff e una moto competitiva e spero che porteremo le Yamaha davanti in SBK. È stato difficile decidere se salire in Superbike, con dieci piloti ufficiali e un sacco di campioni, o se restare magari in Supersport e provare a lottare di nuovo per il titolo, ma non sai mai come può essere la situazione o se può capitarti di nuovo di essere così competitivo - ha aggiunto Aegerter - A 32 anni, sono nel momento migliore della mia vita per provare a vedere dove posso arrivare in SBK. Mi piace guidare le moto di grossa cilindrata e ho bisogno di nuovi obiettivi, quindi il mio nuovo traguardo sarà quello di stare davanti in Superbike. Voglio chiudere primo, davanti al mio compagno di squadra, essere la prima Yamaha, e vedere come va”.

A rendere ancor più difficoltosa la scelta tra SBK e SSP è stato il fatto di doversi separare dal team Ten Kate, con cui il pilota elvetico ha instaurato subito un ottimo rapporto.

“Ovviamente un grosso ringraziamento va al team Ten Kate. Tutti i membri della squadra hanno lavorato duramente e hanno fatto un grandissimo passo avanti tra il 2021 e il 2022 - ha chiosato Dominique - Lasciarli non sarà doloroso, ma ci siamo trovati subito e abbiamo avuto grande fiducia e anche se ci divideremo loro saranno ancora lì nel paddock e mi hanno già detto che sarò sempre il benvenuto. È una cosa molto bella e abbiamo trascorso due stagioni fantastiche insieme e non avrei mai potuto ottenere questi successi senza di loro. Non si può mai sapere cosa può succedere in futuro. Magari, loro torneranno ad avere un team in Superbike e le nostre strade si incroceranno di nuovo”.

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