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Manzi: in Moto2 sono tornato a casa

"Valentino non è un maestro ma un altro pilota dell'Academy. La sfida sarà dura, ma con l'impegno saprò affrontarla"

Moto2: Manzi: in Moto2 sono tornato a casa

Stefano Manzi ha ritrovato finalmente la stabilità alla corte di Valentino. Dopo avere debuttato nel Mondiale Moto3 nel 2015, lo scorso hanno ha fatto un piccolo passo indietro correndo nel CEV. Tre wild card nel motomondiale gli hanno però permesso di mettersi in luce, soprattutto a Silverstone dove sfiorò il podio con una rimonta incredibile.

Il romagnolo ora veste i colori del Team Sky VR46 e farà coppia con Bagnaia nella neonata squadra Moto2.

Tornare nel Mondiale è bellissimo, per me è come una seconda casa - dice sorridente - Inoltre con la Moto2 ho trovato una moto… della mia taglia”.

Stefano è entrato anche nella VR46 Riders Academy, la scuola voluta da Rossi.

Ci sono da pochi mesi e stiamo incominciando a conoscerci - racconta - È una bella esperienza, impari a stare con gli altri piloti tutti i giorni, specialmente negli allenamenti”.

E poi c’è Valentino…

Lui è fantastico, non è un maestro ma è come se fosse un altro pilota dell’Academy. Si allena con noi”.

Nel gruppo c’è anche Bagnaia, il suo compagno di squadra.

Devo ammettere che con Pecco non ci siamo trovati subito bene - rivela - Abbiamo due caratteri opposti e abbiamo fatto un po’ di fatica a ingranare, ma ora stiamo andando d’accordo”.

A loro toccherà l’onore e l’onere di portare la nuova squadra al debutto in Moto2.

Un po’ di pressione si fa sentire - sorride - Per ora ho fatto solo pochi giorni di test, quindi è presto per parlare di obiettivi. Quest’anno sono passati in Moto2 anche tanti piloti veloci dalla Moto3, non sarà facile lottare con loro ma penso che impegnandoci ci potrò riuscire. Chi sono i miei riferimenti? Morbidelli e Baldassarri, anche loro due piloti della VR46”.

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