Stoner: tutta colpa delle gomme

"Tutti dicono che il nuovo anteriore va meglio, ma i tempi non scendono"


Casey Stoner sa benissimo quale sarebbe la soluzione di tutti i suoi problemi, purtroppo è impossibile. “Basterebbe avere la vecchia gomma anteriore, è molto semplice” ammette, sorridendo. L’umore del campione australiano però non è il migliore dopo i primi due turno di libere ad Assen. Il secondo l’ha chiuso al 10° posto, sebbene con un distacco dal primo inferiore al mezzo secondo, senza riuscire a migliorare il tempo del mattino. “Abbiamo provato a ridurre il chattering ma senza riuscirci, ci siamo trovati in più di un vicolo cieco. Tempo perso” riassume l’ultimo turno.

La colpa è del nuovo pneumatico anteriore portato dalla Bridgestone, “gli altri piloti dicono che va meglio ma a me sembra che i tempi non scendano, anzi. Il livello delle gomme è sempre peggio” commenta caustico. Proprio quando le vibrazioni al posteriore erano quasi scomparse, ecco comparire quelle all’anteriore. “Sembra uno scherzo, le cose sono sempre più complicate per noi” non rinuncia ad un’ultima frecciatina al fornitore delle coperture.

In Honda si stanno impegnando, “ma risolvere questi problemi non è semplice” sottolinea Casey, e in Olanda hanno portato anche un nuovo telaio. “Non c’è una grande differenza – spiega – in mattina il chattering sembrava leggermente minore, ma la moto era nervosa, le cose sono peggiorate ulteriormente nel pomeriggio”. Si lavora sul bilanciamento dei pesi, ma è un attimo rompere un equilibrio che fino alla scorsa stagione sembrava perfetto. “La moto nell’ultima sessione sembrava volermi buttare a terra, non avevo trazione e anche lo sterzo mi si chiudeva. E un po’ troppe volte per i miei gusti” afferma Stoner.

Sarà importante riuscire a trovare il bandolo della matassa il prima possibile, visto che i prossimi tre GP non concederanno pause e Lorenzo potrebbe approfittarne per scappare in classifica. “Non penso a fermare Jorge, ma a vincere. Io sono fatto così – è il pensiero dell’australiano – Ma prima di tutto dobbiamo risolvere i problemi, poi guardare gara per gara”. Sulla tenuta dell’avambraccio destro dopo i guai di inizio stagione è invece fiducioso. “Era il chattering al posteriore a darmi problemi e nelle prime gare era tremendo. Adesso è stato ridotto molto e mi permette di rilassare il braccio in accelerazione”.

Dani PedrosaSe Casey è arrabbiato, molto diverso l’atteggiamento di Dani Pedrosa, anche se è solo 6°. “Il bel tempo ci ha aiutato, strano trovarlo qui ad Assen – spiega – e il mio set up non è male, una buona base su cui continuare domani”. Sul nuovo telaio però non si sbilancia: “devo fare più comparazioni per capire se è meglio – sottolinea – Questo circuito non ha frenate impegnative e non aiuta a capire se ci sono stati grandi miglioramenti. Per quanto riguarda il chattering, invece, non sembra contribuire a ridurlo”. Lo spagnolo sta lavorando lungo altre strade per riuscire a risolverlo: “con l’elettronica un po’ si riesce a diminuire – afferma – Ma bisogna anche concentrarsi per migliorare la trazione, soprattutto in ottica gara quando la gomma posteriore sarà finita".

Articoli che potrebbero interessarti