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ACEM: il 2011 è stato un brutto anno

Le statistiche forniscono un pessimo quadro del mercato europeo

Moto - News: ACEM: il 2011 è stato un brutto anno

La scorsa settimana si è tenuto a Brussels un incontro dell’ACEM, la European Assosiation of Motorcycle Manufacturers. Si sono analizzati i dati di mercato del 2011 che interessano l’Europa, dati, non certo rassicuranti. Dal 2008 infatti, quando è iniziata la crisi mondiale, si è registrato il peggior momento per le vendite di motocicli nuovi. Nel 2011 sono infatti stati venduti 1,7 milioni di motoveicoli, che in sostanza significano un 37% in meno dei volumi di vendita registrati nel momento pre-crisi del 2007 (2,7 milioni i motocicli venduti). In proporzione tra il 2007 ed il 2011, i mercati più in crisi sono risultati quello spagnolo, il francese ed il greco.

Durante il summit, i Costruttori sono giunti alla conclusione che dovranno progettare e creare dei mezzi ancora più specifici per la città, in modo da diminuire il traffico, risolvere il problema di parcheggio e migliorare la qualità dell’aria.

Uno studio presentato da un istituto di ricerca indipendente, il Transport & Mobility Leuven, ha mostrato dati importanti. Se ci fosse anche solo il 10% di autovetture in meno, in favore di moto e scooter, il traffico sarebbe ridotto del 40%. Uno studio che rivela l’importanza del sostituire l’autovettura con dei motocicli. A sostenere la cosa, il dipartimento della mobilità della Peugeot.

Nella conferenza annuale dell’ACEM, sono state condivise le politiche di ricerca e sviluppo, per mostrare la visione delle aziende che stanno investendo in maniera intelligente su un nuovo piano di mobilità. Le case motociclistiche sono dunque determinate a mettere in atto tutto questo, cercando di offrire mezzi innovativi che possano ad adattarsi al più alto numero di utilizzatori, budget e stili di vita.

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