Marquez: il segreto? strategia decisa ai box

"Le gomme intermedie per noi non sono un'opzione, creano solo confusione. Ora è importante non avere troppa fiducia"

Marquez: il segreto? strategia decisa ai box

Sette trionfi consecutivi, con il contorno di altrettante pole position: il Sachsenring è di Marquez. Oggi sembrava che il vento potesse cambiare, la pioggia lo stava mettendo alle corde, invece Marc ha ribaltato la situazione con un colpo di teatro, un capolavoro di strategia.

E dire che l’avevo sbagliata in partenza - ammette - Avevo scelto all’ultimo minuto la gomma da bagnato più morbida all’anteriore solo perché l’avevano montata Valentino, Lorenzo e Pedrosa. Invece non era quella giusta per il mio stile di guida”.

Il piccolo diavolo perdeva posizioni, a un certo punto è andato anche lungo alla curva 8. “Quando sono finito sulla ghiaia ho messo il cervello in modalità motocross: peso dietro e gas aperto” scherza. Dalla fortuna, però, è nata una possibilità che è stato capace di sfruttare.

Dopo quell’errore ho incominciato a vedere l’asfalto che si stava asciugando e ho incominciato a pensare quando fermarmi - racconta - Ormai ero distante dal podio dopo tre giri l’ho fatto. Forse un po’ troppo presto, due o tre curve erano ancora completamente bagnate: mi sono preso un bel rischio”.

Niente intermedie per lui, ma slick.

“Le gomme intermedie non le ho mai provate a fondo, non ne conosco il limite. Possono solo creare confusione, perciò non sono una possibilità per me - spiega - Con il team avevamo deciso così e non ho avuto nessuna indicazione durante la gara, dev’essere il pilota a decidere. Però abbiamo fatte molte riunioni prima di partire e la situazione per me era chiara”.

Scelta giusta, perché Marquez non ha sbagliato.

Questa e quella di Assen sono state due gare in cui avrei potuto perdere molti punti, invece li ho guadagnati - riflette - E’ stato un GP molto importante per il campionato”.

Una statistica, dice che quando Marc è andato via dal Sachsenring primo in classifica poi ha vinto il titolo…

Cercherò di rispettarla - ride - Una così grande distanza dagli avversari ti dà fiducia, ma bisogna stare attenti a non averne troppa. Nel 2014 ero caduto in due GP di fila, perdendo 50 punti. In questa prima parte di campionato sono stato il più costante, ma non il più veloce, l’opposto rispetto all’anno scorso”.

E’ il nuovo Marquez, lontano da quello tutto ‘genio e sregolatezza’ del passato.

Nell’inverno ho analizzato gli errori che avevo commesso e ho ascoltato chi ha più esperienza di me. Mi hanno dato dei buoni consigli che ho cercato di seguire. Ho imparato che a volte è meglio non rischiare”.

Sta funzionando alla perfezione.

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