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MotoGP, Forcada sentenzia: "Il più veloce di tutti? Senza dubbi Casey Stoner"

Il tecnico spagnolo ha lavorato con alcuni dei migliori piloti della storia, ma non ha dubbi: "Saliva in sella e dopo tre giri segnava il tempo più veloce su piste che non conosceva"

MotoGP: Forcada sentenzia:

Tantissimi appassionati non fanno che ripetersi una domanda riguardo i piloti che corrono o hanno corso in MotoGP. Ci sono quelli più simpatici, quelli più vincenti e quelli che pur non avendo vinto moltissimo hanno lasciato un segno. Ma chi puà essere indicato come il più veloce in assoluto, quello che più di ogni altro è stato capace di portare le proprie moto al limite e spesso anche oltre?

Ognuno potrà dare la propria risposta in base ai gusti personali, alle proprie idee. Perché non esiste un criterio oggettivo per dare questa risposta. Magari si possono guardare ai 15 titoli di Agostini, oppure al dominio di Marc Marquez in MotoGP, senza ovviamente dimenticare Valentino Rossi, che ha scritto tantissime pagine della storia del motociclismo. 

Ma se ponete questa domanda ad un capotecnico che ha lavorato per tantissimi anni nel paddock e conosce perfettamente il potenziale di ogni singolo pilota, la faccenda cambia leggermente. E' il caso di Ramon Forcada, intervistato dal collega Manuel Pecino. Forcada è stata una delle colonne portanti in MotoGP, è stato protagonista di una lunghissima carriera che l'ha portato ad affiancare nei box fior di campioni. Da Sete Gibernau a Jorge Lorenzo, passando per Casey Stoner e Maverick Vinales, fino a Fanco Morbidelli. 

Quando era in Yamaha al fianco di Lorenzo, poteva leggere i dati di Valentino Rossi e quando è stato nell'angolo di Stoner in Honda LCR nel 2006, stagione di debutto in MotoGP per l'australiano, aveva ovviamente accesso ai dati di piloti come Pedrosa e Hayden, gli ufficiali di HRC. Ha insomma un quado molto ampio della situazione ed anche un'idea molto precisa. 

"Il più veloce? Direi tutti, ma il più veloce è stato Casey Stoner - ha affermato Forcada - In altre parole, al terzo giro era già il migliore ma su piste che non conosceva, non su piste che già conosceva bene. Su questo punto, è stato il più veloce. Succede che alcuni sono molto veloci subito senza preparare nulla perché non hanno bisogno di nulla e altri che hanno bisogno di avere tutto per essere veloci. Alla fine, queste sono situazioni diverse. Alcuni piloti dicono: 'Ora non siamo veloci, ma stiamo lavorando, sappiamo cosa stiamo facendo, sappiamo che ci arriveremo e quando tutto andrà bene, verrà il momento'. E poi ci sono quelli talentuosi, quelli che se la cavano facilmente e sono già velocissimi appena scendono in pista".

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