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MotoGP, Espargaró: “Ha senso rischiare per un podio, ma con Marc potevo fare un disastro”

“Ho lottato come un leone, ma da metà gara non avevo più gomme e quando Marc ha protetto l’interno ho preferito non attaccarlo. I progressi Ducati a Barcellona? È per questo che i test sono importanti”

MotoGP: Espargaró: “Ha senso rischiare per un podio, ma con Marc potevo fare un disastro”

Un quarto posto non era probabilmente il risultato con cui Aleix Espargaró sperava di concludere l’ultimo weekend della sua carriera davanti al pubblico di Barcellona, ma il pilota catalano può comunque ritenersi abbastanza soddisfatto del risultato raggiunto, consapevole di aver dato tutto nel GP della Catalunya. Nonostante una brutta partenza, il poleman ha fatto il possibile per cercare di tornare sul podio dopo il successo nella Sprint, ma il degrado degli pneumatici si è messo in mezzo e lo ha convinto ad accontentarsi della medaglia di legno.

Pecco e Jorge hanno ovviamente fatto un buon lavoro, sono tremendamente migliorati rispetto all’anno scorso, ed erano incredibilmente veloci con gomma media, mentre noi non ci siamo riusciti - ha raccontato Aleix - Avevo zero aderenza sin dall’inizio e non potevo toccare il gas. Ho cercato di preservare gli pneumatici sin dalle prime battute perché sapevo che alla fine sarebbe stato un dramma, ma nonostante ciò a metà gara non avevo più gomma. Scivolavo molto sin dalle fasi iniziali, quindi consumavo molto le gomme e, anche se provavo costantemente a rialzare la moto, a metà corsa i primi due hanno iniziato a volare e mi è stato impossibile seguirli. Non c’era nulla che potessi fare”.

Il maggiore dei fratelli Espargaró ha ammesso di aver accarezzato l’idea di optare per la soft al posteriore, come hanno fatto Pedro Acosta e da Marc Marquez, ma il rischio sarebbe stato troppo elevato.

“Era una possibilità. Ero ancora veloce nella seconda parte della gara Sprint di ieri, ma insieme alla Michelin e alla mia squadra abbiamo convenuto che sarebbe stato troppo azzardato viste le nostre previsioni di consumo per la gara lunga e abbiamo deciso di optare per la media, che non era un rischio. I primi due sono saliti sul podio con la media, ma non ha funzionato per me”, ha osservato.

Guidando sopra ai problemi, lo spagnolo ha sognato fino quasi alla fine di tentare un attacco su Marc Marquez all’ultimo giro, per cercare di prendersi quella terza posizione che aveva occupato per buona parte della corsa.

“Ho tentato tutto, perché Marc non aveva grip nelle curve a destra e mi sono detto che se fossi stato vicino a lui in Curva 13 o 14, forse sarei riuscito a passarlo all’interno. Lui però ha protetto l’interno e all’ultimo momento ho deciso di non provarci. Avrei potuto fare un gran macello con Marc, in Catalunya, in un weekend speciale per me, e non volevo farlo. Il quarto posto è abbastanza - ha riconosciuto Aleix - Ero molto vicino al limite negli ultimi 3 o 4 giri, seguendo Marc. La moto scivolava molto, ma sapevo che se fossi stato vicino a Marc l’avrei potuto spingere a commettere un errore. Si trattava del podio, nella mia ultima gara casalinga, quindi era il momento di rischiare. Se devi rischiare, dev’essere negli ultimi tre giri per giocarti il podio, altrimenti non ha senso. Ho provato di tutto, ma Marc è Marc, non ha commesso errori e ha messo al sicuro il suo podio”. 

Grazie al terzo posto ottenuto dal portacolori del team Gresini, la Ducati è riuscita a mettere a segno una tripletta. Cosa è cambiato rispetto al passato, quando le Rosse erano più in difficoltà sul circuito catalano?

“È una bella domanda, ma non ne conosco la risposta - ha affermato il 34enne - Hanno scelto Barcellona come pista per i test, quindi hanno fatto sicuramente dei progressi. Hanno battuto di venti secondi la gara che avevo vinto lo scorso anno, il che è pazzesco! Ho lottato per tutta la gara come un leone, provando a controllare all’inizio, a metà gara avevo le gomme distrutte ma ho tentato tutto ciò che potevo, ma è non è stato abbastanza, perché l’Aprilia è arrivata quarta”. 

Interrogato sul fatto che il cambio di passo dalle Ducati possa dipendere dal fatto di avere otto piloti in pista, il pilota Aprilia ha poi aggiunto: “È difficile da capire. È questione di tanti dettagli, ma quando hanno scelto questa pista per i test sono sicuramente riusciti a trovare qualcosa con la media e a livello di gestione delle gomme. È per questo che i test sono così importanti. L’anno scorso è stata doppietta Aprilia, quest’anno loro hanno scelto Barcellona e noi no e hanno fatto tripletta”.

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