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MotoGP, Ecco le nuove concessioni: sviluppo libero ai motori per Honda e Yamaha

I costruttori sono divisi in 4 classi a seconda dei punti raccolti in due finestre temporali: limitazioni per Ducati che non avrà wild card e meno gomme per i test

MotoGP: Ecco le nuove concessioni: sviluppo libero ai motori per Honda e Yamaha

La MotoGP ha introdotto un nuovo sistema di concessioni per i costruttori, con effetto immediato a partire dall'assegnazione dei giorni di prova per la stagione 2024, che inizierà domani. Approvato dalla Grand Prix Commission prima del GP di Valencia, il nuovo sistema riguarda i giorni di test e i piloti, le partecipazioni come wildcard, il numero di motori, le specifiche dei motori e il congelamento agli sviluppo, gli aggiornamenti aerodinamici e il numero di pneumatici forniti per i test. I costruttori  saranno classificate in quattro gruppi - A, B, C o D - a seconda della percentuale di punti massimi accumulati in ciascuna finestra temporale.

Ora ci sono due finestre in cui viene valutata la prestazione di ogni costruttore: dal primo evento all'ultimo evento della stagione e dal primo evento dopo il divieto di test estivi all'ultimo evento prima del divieto di test estivi della stagione successiva. Ciò consente ai costruttori di ottenere o perdere più rapidamente le concessioni in base alle loro prestazioni più recenti. Tutti i costruttori, attraverso la MSMA, hanno approvato la proposta e di seguito vedete riassunta in una tabella il nuovo sistema.

Le concessioni sono calcolate in due finestre:
Finestra 1: dal primo evento all'ultimo evento della stagione.
Finestra 2: dal primo evento dopo il divieto di test estivi all'ultimo evento prima dell'inizio del divieto di test estivi nella stagione successiva.

Se un costruttore cambia rango durante la Finestra 2, vengono concessi i seguenti permessi:

Immediatamente
- La dotazione di pneumatici per i test sarà ridotta/aumentata in base alla posizione in classifica, a meno che il costruttore non abbia già utilizzato un numero di pneumatici superiore a quello ridotto.
- Test privati con o senza piloti sotto contratto.
- Test in qualsiasi circuito GP o in tre circuiti nominati dal costruttore per il resto della stagione.
- Aumento o riduzione del numero di wildcard. Questo include la cancellazione di qualsiasi wildcard già approvata per il periodo successivo al divieto di test.
- Gli aggiornamenti aerodinamici saranno ridotti/aumentati in base al loro rango (a meno che il costruttore non abbia già utilizzato specifiche aerodinamiche in numero superiore a quelle ridotte).
- Se si passa dal rango C a quello D: il numero di motori è aumenta, l’introduzione di nuove specifiche del motore è libera ed è consentito un ulteriore aggiornamento aerodinamico se una precedente iterazione viene scartata.

Per la stagione successiva:
- Se si passa dalla posizione D alla C: riduzione della quota di motore, congelamento per l’aggiornamento del motore a meno che il costruttore non torni alla posizione D entro la fine della stagione.

Stando così le cose, Ducati è in ‘classe A’ avendo conquistato il 96% dei punti disponibili nel 2023 (700 su 728) e quindi non avrà wild card e solo un aggiornamento dell’aerodinamica. Aprilia e KTM (con rispettivamente il 51% e il 45% dei punti totali) sono nel gruppo C, quindi a differenza di Ducati avranno 6 wild card a disposizione e più gomme per i test (220 invece di 170). Infine Honda e Yamaha sono nel gruppo D: il che significa test liberi (con il limite di 260 gomme), 6 wild card, 2 aggiornamenti aerodinamici, ma soprattutto la possibilità di sviluppare il motore nel corso della stagione.

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