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MotoGP, Mir: "Il miglioramento? Un mistero, Marquez è cresciuto molto"

"Marc è andato avanti rispetto agli ultimi appuntamenti, io invece ho compiuto una progressione man mano che si svolgeva il weekend. Sicuramente il test di Misano mi ha dato una mano. Peccato per i problemi alla ruota posteriore"

MotoGP: Mir:

Joan Mir chiude al quinto posto la gara della domenica sul Buddh Circuit, mandando in archivio con il sorriso quello che è sembrato essere il fine settimana della rinascita per la Honda dopo tante difficoltà.

Provo una sensazione mista – ha confidato lo spagnolo, sollevato per i passi avanti compiuti e un po’ meno per l’esito del GP - Sono sicuramente felice per la prestazione complessiva. Con il team abbiamo fatto un ottimo lavoro e capito come essere veloci e prendere le traiettorie giuste, tuttavia nella seconda parte della corsa ho cominciato ad avvertire delle vibrazioni alla ruota posteriore ed è stato un vero peccato perché dietro a Quartararo ero a mio agio, stavo gestendo in vista del finale, poi però il problema si è fatto sempre più pressante e ho temuto di non arrivare al traguardo”.

Soddisfatto per il fatto di essere stato in grado di tenere lo stesso passo di Fabio e di Jorge Martin, il 26enne ha ammesso di non sapersi spiegare questo improvviso miglioramento.E’ un mistero – le sue parole – Marquez è cresciuto molto rispetto agli ultimi appuntamenti, io invece ho compiuto una progressione man mano che si svolgeva il weekend. Sicuramente il test di Misano mi ha dato una mano avendo potuto compiere molti giri. In quell’occasione sul finale avevo dimostrato di essere veloce anche con gli pneumatici usati. Ciò significa che abbiamo capito qualcosa che mi ha dato fiducia. In questo tracciato nuovo siamo stati immediatamente competitivi. Devo dire che mi ha sorpreso. Ero convinto che avremmo fatto bene solo venerdì, ma poi in qualifica sono andato forte e pure nel warm up. Nel gran premio speravamo meglio, comunque ho detto al team che non si può pensare di passare dal fondo griglia al successo in un attimo. Per quest’anno sarà difficile vincere”.

Tornando a questa domenica, il miglior feeling con la sua RC213 V non ha mitigato le criticità presentate dal circuito, soprattutto quelle climatiche. “E’ stata dura per il caldo e perché ci sono frenate violente. Fisicamente è stato stressante. Adesso ho bisogno di riposare”.

Infine il maiorchino ha svelato che con ogni probabilità a Motegi utilizzeranno ancora la moto prototipo. “Adesso abbiamo la base. Proveremo qualcos’altro nell’ottica dell’evoluzione”.

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