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SBK, Dosoli: “Cambiare la R1 per Rea? Yamaha ha già vinto con piloti diversi da Toprak”

L’INTERVISTA - “A fine giugno abbiamo iniziato a pensare a Johnny dopo Morbidelli. La Yamaha è la miglior moto in griglia in questo momento e non abbiamo ragioni per cambiare un progetto vincente”

SBK: Dosoli: “Cambiare la R1 per Rea? Yamaha ha già vinto con piloti diversi da Toprak”

È stato un momento sicuramente positivo quello vissuto dalla Yamaha nelle ultime settimane. Oltre ad aver tenuto aperto il mondiale con le quattro vittorie conquistate da Toprak Razgatlioglu tra Most e Le Mans, la Casa di Iwata ha piazzato uno dei colpi di mercato dell’anno, assicurandosi Jonathan Rea per i prossimi due anni.

Proprio di mercato e futuro abbiamo discusso in Francia con il responsabile SBK di Yamaha, Andrea Dosoli, che ha parlato dell’ingaggio del Cannibale con il nostro inviato, Riccardo Guglielmetti. 

Siamo contenti di poter lavorare con Johnny e orgogliosi del fatto che il pilota più titolato del paddock sia stato attratto dal nostro progetto. È il pilota più vincente della Superbike, ha sempre dimostrato una grande motivazione, anche quando era in difficoltà, mostrando di avere lo stesso approccio che abbiamo noi: cercare sempre di dare il massimo. Siamo sicuri di poter fare un buon lavoro insieme a partire dal 2024, ma adesso dobbiamo concentrarci sul 2023 e portare a casa i migliori risultati possibili”, ha affermato Dosoli.

Cosa ha convinto Rea a sposare il progetto?
“Credo che abbia analizzato il nostro metodo di lavoro e ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni e abbia avuto l’opportunità di valutare il potenziale della nostra moto ogni volta che ha incontrato i nostri piloti in pista. E i risultati di queste due valutazioni lo hanno portato a unirsi al team”.

Inizialmente, Yamaha aveva detto di voler proseguire con la sua linea verde, poi avete capito che Gardner e Aegerter non erano ancora pronti per il team ufficiale e avete optato per un'altra soluzione?
“Ai ragazzi serve più tempo per esprimere il proprio talento e fare il passo successivo, per questo ne abbiamo dato a entrambi con il rinnovo del contratto. Nel momento in cui abbiamo ci siamo resi conto che avevano bisogno di più tempo ci si è presentata l’opportunità e l’abbiamo valutata”.

Quando avete iniziato a pensare a Rea?
“A fine giugno”.

Avevate pensato anche a Morbidelli per il dopo Toprak. 
“Avevamo approcciato Franco, che ci ha apertamente detto che preferisce continuare il suo cammino in MotoGP, in quanto pensa di avere ancora tanto da dare al paddock. Noi rispettiamo le sue ambizioni e gli auguriamo il massimo risultato”.

Ti ha deluso il comportamento di Kenan nei vostri confronti?
“Kenan è il manager del pilota e ha giocato le sue carte per ottenere il risultato che aveva in mente. Ne prendo atto e lo rispetto. Abbiamo lavorato per il rinnovo perché pensiamo che la soluzione migliore sarebbe stata quella di continuare insieme, ma lui ha fatto una scelta diversa e gli auguro il meglio per il futuro”.

Razgatlioglu ha detto tante volte che la R1 deve essere guidata come fa lui per essere vincente e al momento è effettivamente l’unico che è riuscito a portarla alla successo. Credi che la sua sia l’unica via e che dovrete cambiare la moto per il prossimo anno?
“Abbiamo vinto con altri piloti in passato, come Alex Lowes e Michael van der Marc, il che significa che la moto è capace di ottenere risultati importanti anche con piloti con un diverso stile di guida. Penso che in questo momento la Yamaha sia la miglior moto in griglia, perché siamo secondi e quarti in campionato. Se si guarda il divario in classifica tra due piloti dello stesso marchio è superiore sia nel caso di Kawasaki che di Ducati, quindi non abbiamo ragioni per cambiare un progetto vincente”. 

Toprak è stato l’unico a riuscire a contrastare Alvaro quest’anno e gira voce che sia stato chiesto un intervento, sul fronte regolamentare, per bilanciare i valori in campo nel 2024.
“L’obiettivo del promoter e dei costruttori è quello di avere un campionato combattuto dal primo all’ultimo giro di gara e tutte le Case stanno lavorando per cercare di raggiungere questo risultato. L’obiettivo è quello di avere sempre più costruttori competitivi e ci sono delle discussioni in atto per poterlo fare. Ci vorrà del tempo ma ci arriveremo”. 

Qual è la posizione di Baldassarri per il 2024? Ti aspettavi di più da Lorenzo?
“Mi aspettavo un percorso di crescita da un ragazzo che arriva dalla Supersport e abbiamo visto che ha bisogno di più tempo per raggiungere gli obiettivi che lui e la Yamaha hanno in mente. Dobbiamo monitorare la situazione e vedere se riuscirà entro la fine dell’anno a fare quello step evolutivo e prestazionale che merita, visto il suo impegno. Se così non dovesse essere, ci metteremo seduti a un tavolo a decidere cosa fare per il futuro”.

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