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MotoGP, Pedrosa: “Tornare a correre? In KTM ci sono già più piloti che moto…”

Dani Pedrosa impressione ancora, a Misano battuto solo dalle Ducati: “Il mio tempo è passato, ci sono giovani leve in arrivo. Mi godo le gare dall’esterno, sono felice così. Marquez? Decisione difficile la sua, dietro c’è una storia con la Honda”

MotoGP: Pedrosa: “Tornare a correre? In KTM ci sono già più piloti che moto…”

Se nella domenica del GP di San Marino e della Riviera di Rimini la Red Bull KTM Factory Racing non è naufragata come un transatlantico nell’oceano, buona parte del merito lo devono attribuire al proprio collaudatore. Un “certo” Dani Pedrosa, a 38 anni suonati in grado di esprimersi ancora ad altissimi livelli e di tagliare il traguardo in quarta posizione per la seconda volta di fila al Misano World Circuit Marco Simoncelli, dietro solo alle imprendibili Ducati. Mentre i piloti titolari Brad Binder e Jack Miller accarezzavano solo l’asfalto e la ghiaia, il fuoriclasse di Sabadell sfoggiava nuovamente la sua classe, incantando spettatori e addetti ai lavori per pulizia e precisione.

“Quale voto darmi? Non saprei. Sono abbastanza soddisfatto della mia prestazione. Ne darei piuttosto uno alto alla squadra, si sono adattati ai programmi e al ritmo gara senza commettere errori. Da parte mia ho cercato di aiutarli non cadendo - ha dichiarato il numero 26 - nel complesso siamo tutti molto contenti. Il risultato della Sprint resta importante, ma sapevo che la gara vera sarebbe stata quella di oggi. Sulla distanza bisogna amministrare. Anche se, onestamente, mi sentivo più nervoso di ieri, stamattina mi si è chiuso lo stomaco per qualche strana ragione. Forse perché sapevo che avremmo corso con le medie che conosciamo di più. Mi sono divertito comunque, mai prima d’ora in quarto posto aveva avuto un sapore così dolce”.

Inutile nascondere che il podio rappresentava un obiettivo (sogno?) concreto. Ha incalzato Bagnaia finché ho potuto, prima di alzare bandiera bianca nel finale: “Guardando le prestazioni di ieri, quando avevo più ritmo di Bagnaia, ho pensato che oggi azzeccando la partenza e gestendo bene le gomme sarei potuto salire per davvero sul podio. Peccato non esserci riusciti”.

Curiosamente, pochi minuti dopo la bandiera a scacchi gli è stata comminata un’ammonizione dalla direzione gara per un valore della pressione delle gomme inferiore al limite consentito dal regolamento, come accaduto la scorsa settimana a Maverick Vinales al GP della Catalogna: “Ho avuto molti problemi a riguardo. La squadra si aspettava che restassi più a lungo dietro un'altra moto, tipo ieri. Invece, ho guidato per molti giri da solo. Ecco perché la pressione non è salita così tanto”, ha spiegato.

Il quesito “tornerà mai un giorno Pedrosa in pianta stabile in MotoGP?” è diventato ormai un autentico tormentone nel paddock di Misano: Abbiamo più piloti che moto in KTM, vediamo di non creare altra confusione - ha scherzato - il mio tempo è passato, ci sono un sacco di giovani leve in arrivo. Mi godo le gare dall’esterno, ma chiaramente mi diverto ogni volta che salgo su una MotoGP. Ho provato questa sensazione sia la volta precedente a Jerez che qua. Sono felice e in pace con me stesso, non ho bisogno di altro. Credetemi!.

Pedrosa si è ritirato nel 2018, all’epoca difendeva i colori Honda HRC al fianco di Marc Marquez. Con la celebre casa giapponese che adesso sta toccando il fondo, a Dani è stato chiesto quale scelta prenderebbe se fosse il suo ex compagno di squadra, quest’ultimo in fase di valutazione se onorare il suo contratto con la Honda o cercare nuova fortuna altrove: “Non so dare una risposta, innanzitutto perché non sono Marc. Ma dietro c'è anche una storia con la squadra, con la Repsol Honda. Non so come siano andate le cose negli ultimi anni, come mai si trovino in questa spiacevole situazione. Questo lo sa solo lui. La decisione è difficile considerando i suoi 30 anni. In ogni caso suppongo che troverà una soluzione per rimettersi in carreggiata”.

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