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Marquez: "Oggi la famiglia della MotoGP è stata fortunata"

"Ho visto bene la caduta di Pecco ed ho capito subito che sarebbe finito al centro della pista. E' andata bene, per fortuna niente di grave. L'errore di Bastianini? Può capitare, ha staccato dopo di me. Spero si rimetta presto"

MotoGP: Marquez:

Marc Marquez lascia la Spagna con l'amaro in bocca per una Honda che proprio non ne vuole sapere di tornare performante. Ci vuole tempo e pazienza e Marc continua ad avere l'approccio conservativo che ha messo in mostra nelle ultime gare. Magari tira fuori dal cilindro il giro matto in qualifica e nella Sprint Race accetta di essere più aggressivo perché il minor numero di giri gioca a suo favore. 

Ma nel complesso Marc è di fatto costretto a correre come non vorrebbe mai fare, rassegnato a cercare di sopravvivere come ha raccontato ai giornalisti dopo la gara. Oggi è anche stato spettatore privilegiato oggi sia della prima caduta che ha coinvolto Bastianini che della seconda in cui è incappato Bagnaia. Un brutto spavento, per fortuna senza conseguenze gravi per nessuno dei piloti coinvolti. 

"E’ stata un po’ una gara di sopravvivenza - ha raccontato Marc - Sono partito ed immediatamente ho cercato di gestire la gomma posteriore, ho provato a trovare le giuste sensazioni e poi ho anche tentato di spingere più forte per qualche giro, penso circa 5 giri. Ero alle prese con mio fratello, con Quartararo. Ma immediatamente ho capito che stavo andando oltre il limite della moto, che stavo distruggendo la gomma anteriore ed ho deciso di riportare la moto sana a casa finendo la gara e basta".

Hai visto bene cosa è successo davanti a te?
"Ho visto bene il primo incidente, me ne sono accorto quando è iniziata la fase di staccata perché ero vicino ad Enea. Eravamo in linea più o meno, ed io ho frenato tardi. Ma lui ha frenato anche più tardi di me ed ho pensato, ok…andrà male. Ha fatto un errore e penso che sarà penalizzato. Quindi non credo sia il caso di insistere troppo e definirlo un killer. So anche che ha avuto qualche problema fisico e spero che torni presto al top. Mentre quello davvero brutto è stato quello di Pecco".

Puoi raccontarci cosa hai visto?
"L’ho visto subito perché io di solito alla prima curva qui ho l’abitudine di guardare molto lontano per vedere cosa succede davanti a me. Quando l’ho visto volare ho chiuso subito il gas perché ho capito che me lo sarei trovato nel mezzo della pista. Penso che Binder l’abbia colpito sulle gambe e penso che oggi la famiglia della MotoGP sia stata molto fortunata, perché Pecco sta bene o almeno non ha nulla di grave. Sono felice di questo".

E' sembrato un high side per gomma fredda. Tu cosa ne pensi?
"Non so cosa gli sia successo, non guido la sua moto. Magari ha avuto un problema elettronico. Non credo, ma posso dire che stamattina quando ho provato la gomma media ho capito che ci sarebbe voluto troppo tempo per riscaldare il lato sinistro. Può essere questa la ragione. Quando hai tanta fiducia nella tua moto, sei veloce da tante gare, possono capitare questi errori. La confidenza extra che hai in questi momenti fa molto in questo senso".

Morbidelli ha parlato della lotta con te, l'ha definito il campionato giapponese. 
"Per me non si tratta di campionato mondiale o giapponese. So solo che la fotografia globale per me è che ho finito oltre 20 secondi lontani dai migliori e siamo lontani. Ieri ho fatto più o meno delle buone qualifiche ed una buona Sprint Race. Oggi era il turno di Quartararo di fare una buona gara, lui ha un super talento. Ma nel nostro garage soffriamo tanto. Si può fare qualcosa quando si tratta di un singolo giro, o magari nei dieci di una Sprint. Ma quando si tratta della gara lunga se non hai il passo non ce l’hai".

Tornando all'incidente della partenza, pensi che spostare la partenza più vicino alla staccata possa aiutare?
"Secondo me non cambierebbe nulla. Si tratta solo di stare più attenti, se guardi la seconda partenza eravamo tutti più attenti perché sapevamo cosa poteva succedere quindi erano tutti attenti. In Austria è più vicina la prima staccata al via e come è andata? Un grande incidente. Alla fine sono i piloti a dover capire e decidere che non possono forzare oltre. Enea non è pazzo e sono sicuro che ha imparato da quello che è successo oggi. Qualche volta però certe cose succedono, noi abbiamo a che fare con moto che sono davvero velocissime. Ma non serve puntare il dito. C’è stato un errore, sarà penalizzato e per fortuna nessuno si è fatto troppo male. Per me si tratta solo di pensare alla prossima gara".

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