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Bagnaia: "Il pilota fa la differenza, non sono il Verstappen della MotoGP"

"Valentino ha detto che non ho fatto errori? Ne ho commessi 2. Mi do un 9,5 per spronarmi. Non voglio iniziare a gestire il vantaggio in campionato, altrimenti arriva la paura di sbagliare"

MotoGP: Bagnaia:

Per Pecco Bagnaia la perfezione non esiste, o meglio non vuole associarla a se stesso per pensare di potere continuare a crescere. Così, per il suo fine settimana al Red Bull Ring non si concede un 10 in pagella: “meglio un 9 e mezzo, per spronarmi”. Pole position, giro più veloce, due vittorie, impossibile fare meglio di così.

Valentino ha detto che non hai commesso un solo errore.
“Ne ho fatti due alla prima curva, mi sono fatto un po’ prendere la mano e ho toccato il verde in uscita”.

Sei il Verstappen della MotoGP?
Direi proprio di no (ride). Stiamo facendo un bel lavoro e dobbiamo solo continuare così”.

Hai dimostrato che il pilota può fare ancora la differenza.
Assolutamente, bisogna sapere come lavorare. La moto ti può dare un vantaggio in certe aree, ma è il pilota a fare la differenza. Certamente se hai una mezzo che non funziona allora fatichi a farla, basta vedere Bautista prima con la Honda e poi con la Ducati. È un insieme di cose”.

Valentino può tornare a casa felice con te e Bezzecchi sul podio.
Sì, anche perché Marini è arrivato 4° e Morbidelli, nonostante sia una situazione non facile, sta aumentando la sua velocità. È stata una buona giornata per l’Academy, il lavoro che abbiamo fatto a casa è stato incredibile e devo ringraziare Carlo (Casabianca, il preparatore ndr) e tutti i ragazzi che lavorano per noi”.

Sia tu che Bezzecchi a fine gara avete festeggiato con lui, qual è il vostro rapporto?
Non siamo più amici, fino a fine stagione, abbiamo fatto solo un po’ di spettacolo per le tv (ride) Scherzi a parte, passiamo tanto tempo insieme fuori dalla pista e parliamo di tante cose, non solo di moto. Ho una buona relazione con tutti i piloti dell’Academy, ma quella con Marco è particolare e non abbiamo paura di dirci quello che pensiamo”.

Come racconti la tua gara?
Sinceramente sono molto contento perché il mio team e gli ingegneri hanno fatto un lavoro incredibile, mi hanno dato tutto quello che ho chiesto loro. Siamo migliorati tanto da venerdì, avevo delle buone sensazioni ma mi mancava qualcosa. Ieri avevo fatto un passo in avanti e oggi sapevo che avrei trovato condizioni difficile, era caldo, gestire la gomme posteriore è stato un casino e lo stesso la pressione dell’anteriore. È stato uno dei miei migliori fine settimana della stagione in termini di velocità e consistenza. Voglio ringraziare il mio team”.

Ancora una volta la partenza ha fatto la differenza.
Abbiamo migliorato la prima parte di accelerazione. Ero convinto che il nostro potenziale in partenza fosse più alto, eravamo vicini a KTM, ma ci mancava qualcosa e ora abbiamo chiuso questo gap. Mi ha aiutato a vincere entrambe le gare”.

Ieri avevi detto di avere spinto come un matto nella sprint, oggi invece?
Ho cercato di rimanere concentrato e fare attenzione con il gas. Sapevo che nei primi giri un buon passo sarebbe stato intorno al 1’30”1 o 2, ma non era semplice essere costante e negli ultimi 10 giri avevo finito la gomma posteriore. Quando ho iniziato a scappare da Brad, ho cercato di mantenere lo stesso ritmo e non perdere la concentrazione, perché in questa pista è facile commettere un errore. A 2 giri dalla fine ho avuto un piccolo avvertimento dalla gomma e mi sono rilassato un po’”.

La pressione della gomma anteriore è stata un problema?
Non ho avuto occasione di stare in mezzo al gruppo (sorride). Ero comunque al limite anche da solo, la pressione era sopra i 2 bar e quando superi gli 1,9 diventa più difficile guidare. Bisogna abituarsi a questa regola perché sarà sempre così”.

È anche colpa di questa regola se si vedono meno sorpassi?
Rende le gare meno intense perché se riesci a superare subito il pilota che ti sta davanti va tutto bene, ma se gli stati dietro 3 o 4 giri inizia a faticare tanto e devi rallentare. Questa è una pista dove frenata e accelerazione fatto più differenza che in altri, dove contano di più l’entrata e la percorrenza di curva, Ducati e KTM sono migliori in quelle aree, può essere un altro motivo”.

Il consumo della benzina è stato un problema?
Questa pista è complicata, il mio giro di allineamento è stato lentissimo: ho messo anche la folle nel tratto in discesa dopo la curva e poi ho spento il motore all’uscita dell’ultima per consumare meno carburante possibile. Anche in questo frangente Ducati è stata brava a migliorare, quando sei in scia a qualcuno non è un problema, ma quando sei davanti a tutti devi ridurre un po’ la potenza. In un certo senso mi ha anche aiutato, perché mi ha obbligato a una guida più dolce”.

Al giro di boa del campionato hai 62 punti di vantaggio su Martin, come affronterai la seconda parte di stagione?
Continuando come ora: lavorando, pensando a una sessione dopo l’altra e cercando di essere pronto per le gare. Non voglio pensare al campionato, anche se so che il nostro potenziale è alto e il lavoro che possiamo fare ogni fine settimana. Quando inizi a pensare di gestire, arriva la paura di fare errori, è meglio divertirsi e continuare a lavorare così, come in questo fine settimana, dove abbiamo fatto la differenza. È un circuito a noi favorevole, ma riuscirci dà fiducia”.

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