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Bagnaia: "La MotoGP come la F1, una buona partenza vale metà gara"

"Con la regola delle pressioni stare davanti è fondamentale e Ducati mi ha aiutato con... un parte invisibile! Oggi non ho pensato alle gomme, ma domani sarà tutto diverso"

MotoGP: Bagnaia:

Una pole position e una vittoria, se quello al Red Bull Ring non è stato un sabato perfetto per Bagnaia, poco ci manca. Abbastanza” sorride sornione e viene il dubbio che il meglio debba ancora venire con la gara di domani. Intanto può mettere nel cassetto la medaglia per il primo posto nella sprint rece e i 5 punti guadagnati in classifica su Martin (ora a 46 lunghezze).

Siamo riusciti a fare tutto, anche a migliorarci fra qualifiche e gara corta, ora sono pronto per quella vera - dice - Era dal Mugello che non vincevo una sprint e difficilmente mi sono trovato così bene già al sabato, di solito arrivavo sempre un po’ in ritardo”.

Hai fatto un’azzardo dell’ultimo minuto che ha pagato?
Sì ed è successo molte altre volte. La nuova moto porta a questo tipo di lavoro, perché ha più grip della vecchia, quindi gira meno ed è più nervosa, ha sempre bisogno di lavoro per metterla a punto, a volte serve più e altre meno tempo. Riuscirci mi dà fiducia perché bene o male troviamo sempre la direzione, non ci perdiamo mai”.

Oggi hai dato 2 secondi a Binder in 14 giri, domani a quanto puoi arrivare?
Sarà impossibile fare come oggi a inizio gara, ho semplicemente pensato a spingere senza preoccuparmi delle gomme. Sapevo che sarebbe stata la strategia giusta considerando la carcassa che abbiamo qua. Domani sarà una gara diversa: fa molto caldo e 28 giri sono tanti. Sarà fondamentale non lasciare che nessuno mi passi, perché l’aumento della pressione del pneumatico è un problema grosso e può diventare pericoloso, bisogna stare molto attenti”.

Con questa regola della pressione delle gomme la MotoGP si sta avvicinando ancora di più alla F1? Partire davanti significa avere fatto metà gara...
“Sì, ma è Dorna che lo ha accettato ed è così (ride). Qui Michelin ci ha dato un po’ più di margine per la pressione rispetto a Silverstone, per le caratteristiche del circuito, ma per i tecnici è difficili. Questa mattina ho seguito Vinales, non faceva caldissimo, ma temperatura e pressione della gomma erano già oltre al limite e può diventare pericoloso, soprattutto quando sei in gruppo”.

Oggi è andata come ti aspettavi?
È stato importantissimo partire bene ed essere primo, conoscevo il potenziale di KTM, ma Ducati mi ha portato una novità che mi ha aiutato. Cos’è? Una parte invisibile! (ride) A quel punto ho frenato tardissimo per 3 o 4 curve per non lasciare a Brad nessuna possibilità di passarmi e poi ho spinto come un matto. Mi aspettavo un gruppo più numeroso nei primi giri, ma abbiamo visto il disastro che è successo alla prima curva”.

Hai capito da chi sia stato innescato?
Secondo me tutto è nato dalla partenza lenta di Vinales, perché sono arrivati alla prima curva con 4 o 5 piloti affiancati. Quando Maverick ha visto che Quartararo lo stava passando, ha chiuso molto la sua linea, Fabio ha lasciato i freni e ha preso Martin. È stata una circostanza che si poteva evitare: Fabio e Jorge partivano indietro e si sono lanciati in avanti a una velocità più alta rispetto a Vinales. Martin ha cercato di stare fuori dai guai, ma ci è finito dentro per le manovre degli altri due. È comunque un episodio difficile da giudicare, non è semplice dare la colpa a qualcuno. La mia opinione è che bisognerebbe semplicemente stare più attenti alla prima curva, senza pensare di passere 6 piloti in una botta sola.

Pensi sia giusto decidere su certi episodi dopo la gara? A Jerez tu eri stato penalizzato durante.
E non avevo fatto cadere nessuno. A volte può servire più tempo, in quesi casi va bene penalizzare nella gara dopo”.

Torniamo a te: non sembri avere un principale rivale, cambia sempre. Si può dire che stai correndo contro te stesso?
Non ci sto pensando, sono concentrato ad essere costante, stare davanti è il mio obiettivo e ci sto riuscendo sempre. Bisogna continuare così e non pensare a chi arriverà”.

Oggi ha conquistato la tua 6ª pole position, lo stesso numero di quelle di tutta la scorsa stagione. Cosa significa?
Che l’hanno scorso sono partito da metà campionato (ride)”.

Avere Valentino Rossi in circuito ti ha aiutato in qualche modo?
Quando è qui, è molto impegnato con il suo team. Ieri sera ci siamo visti, ma generalmente parliamo di più quando è a casa ed è più libero. Mi aiuta sempre confrontarmi con lui”.

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