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MotoGP, Marc Marquez confessa: “C'è chi mi dice che è ora di smettere”

“Sono pronto a lottare per le vittorie, ma per qualche motivo non sono in grado di farlo. Non siamo pronti a vincere in questo momento, ma la passione e la motivazione ci sono. devo tornare a divertirmi”

MotoGP: Marc Marquez confessa: “C'è chi mi dice che è ora di smettere”

Marc Marquez pensava di aver messo fine al suo calvario con la quarta e ultima operazione al braccio destro, infortunato a Jerez nel 2020. Invece, il 2023 si è rivelato un altro anno di sofferenza per il campione spagnolo, alle prese con quello che può essere considerato uno dei momenti più delicati della sua carriera. 

Lo dimostra l’atteggiamento adottato a Silverstone dal pilota di Cervera, che ha deciso di minimizzare i propri rischi e di raccogliere dati, come tester qualunque. Piuttosto che rischiare ancora la propria incolumità in sella alla Honda RC213V, con cui Marc non è più riuscito ad andare a punti dalla Sprint Race del Mugello. Ma lo attestano anche le parole dello stesso Marquez in un’intervista rilasciata ai microfoni di BBC Sport, in cui ha definito questa prima parte di stagione il momento “più difficile” della sua vita sportiva.

“La realtà è che non siamo pronti a vincere in questo momento. Per me, per la moto, per tante ragioni - ha ammesso Marc - Tutta la mia carriera è stata molto dolce ed è sempre stato tutto semplice: ho conquistato tante vittorie e otto campionati del Mondo, e poi è cominciato il mio incubo. Sono stati tre anni di grande sofferenza. Non mentirei se dicessi che era il momento di dire 'forse è ora di interrompere la mia carriera', ma questo non è il tipo di decisione che puoi prendere da un giorno all'altro”.

Uno spettro, quello del ritiro, che è tornato a tormentare Marc in questi primi nove travagliati appuntamenti dell’anno, in cui il 30enne iberico non è mai riuscito ad andare a punti nei Gran Premi domenicali, rallentato da nuovi infortuni e dalla scarsa competitività della sua Honda.

Alcune persone intorno a me dicono che è ora di smettere, ma la maggior parte dice di provare a continuare ed è quello che sto facendo. La passione c'è, la motivazione c'è, e devo trovare un modo per divertirmi in pista: è la cosa più importante - ha chiosato l’otto volte iridato - Mi sento pronto a combattere per le vittorie, ma per qualche motivo non sono in grado di farlo. Ho sofferto molte cadute e altri infortuni. È difficile dal punto di vista mentale, però sto vivendo il mio miglior momento a livello personale e questo compensa un po’”.

La crisi vissuta dalla Honda ha avuto pesanti ripercussioni sulla stagione agonista del catalano, tanto da convincerlo a cambiare la sua mentalità. Non è riuscita però in alcun modo a intaccare la voglia di correre e lo spirito da guerriero di Marc, che punta a rifarsi nel prossimo campionato.

Ogni anno inizio la stagione per lottare per il titolo. Non importa che si tratti del nono o del primo Mondiale, lotterò sempre allo stesso modo - ha detto - Oggi non possiamo pensare al campionato. A Le Mans ero veloce, ero in lotta per il secondo posto, ma sono caduto. Al Mugello ero nei primi cinque ma sono caduto di nuovo. Stiamo rischiando troppo, non siamo pronti per essere lì. La velocità c’è, ma dobbiamo riuscire a essere veloci in modo più semplice. La MotoGP è in costante evoluzione. Bisogna essere sempre lì e cercare di migliorare quanto gli altri costruttori e gli altri piloti, ed è proprio questo che voglio fare in questa seconda parte della stagione. Spero di tornare a pensare al campionato il prossimo anno. Lo spirito c'è”.

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